Ex clinica Santa Maria di Seregno: c’è una cappella da salvare

Il sindaco Rossi in un post Facebook ha mostrato le immagini dell’edificio religioso, molto danneggiato. Tanti i cittadini che lo vorrebbero vedere recuperato e salvato dalle ruspe che dovrebbero abbattere il resto della struttura
L'interno della cappella dell'ex clinica Santa Maria
L’interno della cappella dell’ex clinica Santa Maria Paolo Colzani

Quale sarà il futuro dell’area dell’ex clinica Santa Maria, destinata a breve ad entrare nel patrimonio del Comune di Seregno, che ha appena raggiunto un accordo con l’Inps per il suo acquisto? L’interrogativo è forse destinato a costituire un filo conduttore dell’annata amministrativa in città, con la sola certezza, al momento, che lo stabile, ormai ridotto a rudere dopo la sua chiusura, avvenuta nel lontano 1969, ed il successivo abbandono, sarà abbattuto nei prossimi mesi. Ciò in attesa di capire come far rivivere il comparto, tra le vie Circonvallazione e Settembrini.

A rilanciare la questione è stato il sindaco Alberto Rossi, che sulla sua pagina di Facebook, dopo un sopralluogo, ha pubblicato le foto della cappella interna all’ex clinica, ancora tanto cara nei ricordi di molti seregnesi, ma seriamente danneggiata. Molti i commenti al post, per la maggior parte scritti da persone cui piacerebbe che il piccolo edificio ecclesiastico fosse preservato dall’azione delle ruspe.

«La cappella è abbandonata e davvero in un pessimo stato -ha scritto il primo cittadino, dopo un sopralluogo-, ma pure in queste condizioni lascia trasparire un ricordo della bellezza che questo luogo aveva un tempo. Vogliamo provare a salvarlo, riscattarlo e restituirlo alla città, come spazio di bellezza ed occasione di incontro». Ovviamente, una parola definitiva in proposito la si avrà alla luce di una valutazione tecnico-economica della fattibilità del salvataggio, ma certo risparmiare la chiesetta consentirebbe di guardare al domani dell’area, assicurando un forte radicamento con il suo passato.

L’ex clinica Santa Maria è stata il solo istituto sanitario privato nella storia di Seregno ed ha operato per una ventina di anni. Nel suo periodo di punta, quando a dirigerla vi erano prima il dottor Carlo Bernasconi e poi il dottor Ernesto Benedetti, ha raggiunto la disponibilità di un centinaio di posti letto. La sua cappella fu un riferimento per tanti, in particolare i residenti nella zona nord della città, che la frequentavano per la messa.

L'autore

Seregnese, classe 1973, lavoro a “Il Cittadino di Monza e Brianza” dal 1998 e mi occupo dei paesi della Brianza Nord. Presidente del Circolo culturale San Giuseppe di Seregno tra il 2013 ed il 2019, ho curato in prima persona o partecipato alla stesura di più di una ventina di pubblicazioni, tutte riguardanti storie o personaggi della città in cui sono cresciuto e vivo.