Seregno, la sezione locale dell’Aia festeggia la fine di una stagione da applausi

Sugli scudi l'arbitro Simone Sozza, diventato internazionale, ma anche gli assistenti Stefano Galimberti e Doriana Lo Calio e l'arbitro di calcio a cinque Alberto Ferraro
Da sinistra. Cristian Brasi, Stefano Annoni, Santino Aceti, Simone Sozza e Paolo Cazzaniga

Momento di festa sabato 8 luglio per la sezione di Seregno dell’Aia (associazione italiana arbitri di calcio). Gli associati, guidati dal loro presidente Stefano Annoni, si sono ritrovati per la cena di fine stagione al ristorante “Saint Georges Premier” di Monza. L’appuntamento è servito per sottolineare i risultati dell’ultima annata agonistica, che ha visto l’assistente arbitrale Stefano Galimberti promosso dalla CanC alla Can, l’altra assistente Doriana Lo Calio salire dalla CanD alla CanC, l’arbitro di calcio a cinque Alberto Ferraro promosso dal comitato regionale alla Can5 e, soprattutto, l’arbitro di calcio ad undici Simone Sozza meritarsi la qualifica di internazionale, che gli ha consentito di mettersi alla prova in primavera nel campionato sudamericano Under 17, svoltosi in Equador. Tra gli ospiti, erano presenti Emilio Ostinelli, presidente del comitato regionale, ed Alessandro Pizzi, predecessore di Ostinelli e responsabile della CanD.

Aia Seregno: Sozza primo uomo a diventare internazionale

Inevitabilmente, a rubare la scena ai colleghi è stato proprio Sozza, 36 anni non ancora compiuti, primo uomo nella storia della sezione a raggiungere lo status di internazionale, in un frangente tra l’altro molto felice per lui, che in settembre vedrà la moglie Vanessa dare alla luce un bambino, il secondogenito dopo Ludovica. «Essere qui -ha spiegato Sozzaè per me un’emozione. Ringrazio le persone che mi sono state al fianco, a partire dai presidenti Santino Aceti, che mi accolse ragazzino, Cristian Brasi, che mi ha sempre fatto sentire la sua vicinanza, nei momenti belli e soprattutto in quelli brutti, e Stefano Annoni, che sta raccogliendo e portando avanti i frutti del lavoro che è stato fatto fino ad ora. Unisco ai ringraziamenti anche Paolo Cazzaniga, che oggi è assessore allo sport e che è stato la prima persona che ho visto, quando sono arrivato in sezione». Il fischietto, indicato tra i migliori, se non il migliore in assoluto, della sua generazione, ha quindi proseguito: «Ringrazio anche mia moglie Vanessa e mia figlia Ludovica, che non mi fanno pesare il fatto che sono più le volte che non ci sono di quelle in cui sono presente, mia mamma, mia sorella e mio fratello, che stanno partecipando alla serata. La qualifica di internazionale è un traguardo per la sezione, per il comitato regionale e per la mia famiglia. La verità però è che non si smette mai di crescere e di imparare. Ed io, in questi primi mesi da internazionale, mi sono accorto di avere ancora tanto da imparare».

Aia Seregno: Sozza invita i colleghi alla serietà

Sozza si è infine rivolto ai colleghi più giovani: «Quello che conta sono la disciplina e la costanza. Anche a me capita di non avere sempre voglia di allenarmi, ma non salto mai un allenamento. Chi arriva, è perché ha lavorato tanto. Vivete l’arbitraggio con leggerezza, ma anche con serietà. Personalmente, non smetterò mai di crederci e di continuare con l’impegno che ho dimostrato fino ad oggi».

L'autore

Seregnese, classe 1973, lavoro a “Il Cittadino di Monza e Brianza” dal 1998 e mi occupo dei paesi della Brianza Nord. Presidente del Circolo culturale San Giuseppe di Seregno tra il 2013 ed il 2019, ho curato in prima persona o partecipato alla stesura di più di una ventina di pubblicazioni, tutte riguardanti storie o personaggi della città in cui sono cresciuto e vivo.