Si apre il sipario sulla nuova Ferrari e Monza scende in pista per l’appuntamento principe della stagione, quello del Gp d’Italia di Formula 1 del prossimo 2 settembre. Dopo l’anteprima scritta appositamente per ilcittadinomb.it, Nestore Morosini commenta la nuova SF71H svelata in diretta twitter. Morosini, storica firma del motorsport (sul Corriere della Sera e non solo), analizza il nuovo gioiello di Maranello e le sue ambizioni.
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Vista così è bella, tutta rossa con un po’ di grigio perché la tintura pesa e l’introduzione di Halo (la protezione del pilota) aumenta di 9 chili il totale della macchina. Ma se andrà forte, hanno spiegato tutti – piloti, tecnici, dirigenti – bisognerà aspettare i primi test che cominceranno lunedì a Barcellona. Test subito importanti, perché la pista catalana è stata riasfaltata e quindi i piloti si troveranno a dover fare i conti con un circuito “sconosciuto”, soprattutto pieno di sabbia portata dal vento.
La nuova Ferrari (col nome che avevo previsto di SF71H) ha allungato il passo e ha radiatori più grossi rispetto a quelli dell’anno scorso. Ciò perché, come ha spiegato il d.t. Mattia Binotto, si è dovuto intervenire sulle aree che l’anno scorso avevano fatto la differenza in favore della Mercedes. La Ferrari 2017, la SF70H, era molto veloce nei circuiti a bassa velocità mentre nelle piste a velocità le macchine tedesche la facevano da padrone. E quando alla Ferrari, per tener testa alle Mercedes, è stata aumentata la potenza della power unit (che una volta si chiamava motore!) è venuta a mancare una totale affidabilità. Ergo, il team di Mattia Binotto ha dovuto mantenere la forza che aveva l’anno scorso sui primi tracciati e aumentare le prestazioni sulla seconda tipologia perdendo affidabilità, diciamo da Singapore in poi. Siccome quest’anno nel mondiale saranno disponibili solo 3 motori per 21 gare, lo sviluppo di gran più importante della Ferrari è stato fatto per rendere la SF71H maggiormente performante e affidabile. Quindi un passo più lungo (circa 6 centimetri) e radiatori più grossi. Poi una serie di dettagli che a occhio nudo non si possono vedere ma che, come ha spiegato un Vettel molto emozionato, risultato spesso determinanti.
Poche ore prima della Ferrari, anche la Mercedes ha presentato la sua nuova monoposto W09 poco spiegata dai tecnici e da Hamilton: a prima vista, panche con le bocche un po’ rialzate e passo, così ha spiegato il team manager Toto Wolff, rimasto lo stesso della passata stagione. Sarà un duello a due per la conquista del quinto titolo mondiale, che affiancherebbe Hamilton o Vettel a Juan Manuel Fangio? Io penso che a fare da terzomincomoda ci sarà la Red Bull, che alla fine della passata stagione aveva raggiunto performances molto interessanti, paragonabile a quelle della Rossa e della Freccia d’argento. E in più, secondo me, la Red Bull può contare sulla miglior coppia di piloti.
Un’ultima, piccola nota: la presentazione della nuova Ferrari è stata fatta in inglese. Trattandosi di una scuderia italiana perché non parlare nella nostra lingua e far preoccupare gli altri delle traduzioni?