Vimercate, omicidio CampaniniNuovo sequestro di abiti a Oreno

I carabinieri tornano nella villetta di via Adige a Oreno di Vimercate, dove sono stati uccisi l'ingegnere Campanini e la compagna Azucena Moreno Laino. Prelevati altri indumenti delle due vittime da inviare ai Ris di Parma. Ancora attesi i risultati delle analisi effettuate dalla scientifica.
Vimercate, omicidio CampaniniNuovo sequestro di abiti a Oreno

Vimercate – I carabinieri sono tornati nella villetta dell’omicidio Campanini, dove lo scorso gennaio furono trovati i cadaveri colpiti a morte dell’ingegnere Antonio Campanini e della compagna argentina Azucena Moreno Laino. Non solo gli esiti dei rilievi effettuati dai Ris di Parma tardano ad arrivare, ma ancora oggi, a distanza di due mesi dal duplice omicidio, vengono effettuati nuovi prelievi.

Ad occuparsene, mercoledì scorso, sono stati i militari del Nucleo investigativo di Monza che fin dalle prime battute ha condotto le indagini con la Compagnia di Vimercate. Sono arrivati in città proprio su richiesta dei colleghi di Parma che evidentemente non hanno ritenuto necessario tornare a Vimercate, per l’esiguità dei prelievi da effettuare. Sulla questione c’è stretto riserbo, ma secondo indiscrezioni la necessità che ha spinto i carabinieri a tornare sul posto è stata quella di procurarsi alcuni indumenti di proprietà delle vittime. E sempre secondo indiscrezioni un altro sopralluogo sarebbe stato effettuato circa tre settimane fa. Si cercano tracce relative al reato, insomma, ma per il momento niente di più preciso trapela. Il primo sopralluogo dei Ris di Parma risale a una settimana esatta dopo il ritrovamento dei corpi, l’11 gennaio.

Allora gli scienziati in tuta bianca lavorarono all’interno della villetta per tutto il giorno e ripartirono con una robusta quantità di materiale repertato. Tracce organiche e impronte digitali, soprattutto, nonostante fossero ormai passati sette giorni. Gli esiti di quei rilievi pare non siano stati ancora comunicati, sebbene i carabinieri brianzoli li aspettassero già per il mese scorso. L’attesa comunque pare non essere un elemento così eccezionale, soprattutto considerato l’ormai noto sovraccarico di casi che i Reparti di investigazioni scientifiche sono chiamati a gestire. Dall’istituto di medicina legale, dove è stata effettuata la doppia autopsia, non arrivano novità: il referto pare non sia ancora stato ufficialmente depositato. Neanche sul fronte delle indagini tradizionali, infine, si registrano passi decisivi dopo l’apertura del testamento del defunto ingegnere Campanini. La villetta di via Adige 23 resta sigillata, su disposizione della procura di Monza, mentre nell’abitazione adiacente, al civico 25, proseguono le attività immobiliari condotte dal figlio della vittima, il 45enne vimercatese Aldo Campanini, ingegnere come il padre e suo socio in parte delle attività imprenditoriali di cui si occupava.

I documenti dell’impresa sono ancora tutti in via Adige 25 e, sebbene per la maggior parte del tempo le imposte siano sbarrate, all’occorrenza Campanini utilizza la sede, passando a pochi metri dal luogo del delitto. Un omicidio commesso tra la sera e la notte di martedì 3 gennaio, solo un giorno dopo che le due vittime avevano organizzato una maxi-crociera intorno al mondo, forse come viaggio di nozze.
Valeria Pinoia