Vimercate, le svaligiano la casae poi mangiano nella sua cucina

Vimercate – Un bottino da 8-10mila euro in gioielli, pellicce e oggetti di valore. È solo l’ultimo che i topi d’appartamento si sono procurati in una villetta di via Nobel a Oreno, una delle più colpite dal fenomeno dei furti che stanno prendendo di mira il Vimercatese come il Monzese, con un’intensità sorprendente anche considerato che il periodo è quello più bersagliato. Vittima, una famiglia in cui i coniugi lavorano entrambi. È forse contando su questo che di recente, tra le 5 e le 7.30 di una sera infrasettimanale, i topi d’appartamento sono entrati in azione.

“Sono penetrati dal piano superiore –ha spiegato la padrona di casa- scassinando una finestra. In giardino abbiamo trovato la canna dell’acqua aperta e pare che il motivo sia di tenere a portata di mano qualcosa in grado di neutralizzare un antifurto che dovesse scattare. Ci hanno portato via una pelliccia, l’orologio d’oro di mio marito, alcune penne d’oro e altri gioielli di famiglia. Non hanno toccato invece l’argento, come se lo avessero lasciato volutamnete”. Elemento che potrebbe far pensare a zingari che per una forma di superstizione solitamente non rubano né argento né perle. Comunque sia, le bande che imperversano in Brianza devono essere molteplici, considerato il numero di casi e l’unico arresto compiuto in zona, effettuato proprio dai miliari di Vimercate, ha visto in manette un italiano che aveva accumulato refurtiva per quasi 100mila euro.

Nella villetta di via Nobel, a lasciare una scia d’indignazione nei padroni di casa, è stato anche il comportamento dei balordi che oltre a far man bassa degli oggetti di famiglia, hanno pasteggiato come se fossero nella loro sala da pranzo. “Hanno aperto il frigorifero –ha detto la donna- e mangiato nella mia cucina, spudoratamente. Se penso che per guadagnare quello che loro mi hanno rubato in pochi minuti io devo lavorare per mesi, timbrare decine di cartellini, pagando le tasse, le gomme dell’auto, la benzina, mi viene una grande rabbia”.

Il caso della vimercatese non è peraltro isolato. Lungo la via Nobel, nelle ultime settimane, i colpi sono stati almeno quattro “e quando ho chiamato i carabinieri –ha spiegato la signora- mi hanno detto di pazientare un attimo perché le pattuglie erano sul territorio impegnate proprio in altri casi simili al mio”. Nel frattempo, per contrastare un fenomeno che sta mettendo a dura prova le forze dell’ordine e sollevando l’indignazione della cittadinanza, i militari tanto della Compagnia di Vimercate quanto di quella di Monza stanno intensificando i servizi mirati.
Valeria Pinoia