Vimercate, il depuratore va in tilt«Scarichi inquinanti industriali»

Vimercate, il depuratore va in tilt«Scarichi inquinanti industriali»

Vimercate – Uno spesso strato di schiuma che debordava dalle vasche e il colore dell’acqua che virava decisamente al giallo. Così dieci giorni fa il depuratore comunale di via delle Industrie ha dato evidenti segnali di un afflusso di scarichi non a norma, che ha temporaneamente bloccato il processo biologico di depurazione sulle acque che vengono poi immesse nel vicino torrente Molgora.

L’episodio si è risolto in un paio di giorni, già nel pomeriggio di lunedì 21 settembre – ma le notizie sono arrivate solo nei giorni scorsi – la situazione era apparsa in miglioramento e dopo 48 ore il depuratore è tornato a funzionare a pieno regime. Esclusa anche la possibilità di inquinamento ambientale del Molgora, come si era invece temuto un paio di anni fa quando alcuni reflui immessi avevano provocato un collasso dell’attività di depurazione che soltanto dopo diversi giorni era tornata efficiente.

«La situazione è apparsa visivamente apprezzabile, per la schiuma formatasi sulle vasche di ossidazione biologica e per il colore giallastro dell’acqua, indice di un afflusso al depuratore di sostanze non compatibili con il processo biologico e di probabile origine produttiva. Ma l’episodio è anche apparso subito non preoccupante, tanto che l’interruzione del processo di depurazione è rientrata velocemente», ha spiegato Enrico Mariani, direttore tecnico di Idra, società che gestisce il depuratore. Come prassi prevede, Idra ha avviato una procedura di controllo concentrata sulle aste di collettori che si trovano nelle zone considerate più sensibili sotto il profilo dei reflui "a rischio".

Queste analisi non hanno permesso di risalire a una fonte produttiva specifica, anche se negli scarichi provenienti da un’azienda di Vimercate sono stati rilevati valori in eccesso. «Per come si è manifestato e per gli effetti che ha determinato nelle vasche di trattamento dell’impianto di depurazione, l’episodio ha evidenti analogie con quanto accaduto in passato – ha proseguito Mariani- e abbiamo motivo di ritenere che sia stato determinato da uno scarico anomalo di origine produttiva con caratteristiche non compatibili con il processo biologico di depurazione. Si deve comunque rilevare che gli effetti sul processo sono stati solo temporanei e già nel pomeriggio l’impianto manifestava segni di ripresa dell’attività, normalizzatasi nei giorni seguenti. Nella stessa mattinata di lunedì 21, in seguito all’accaduto, abbiamo avviato i nostri controlli sul territorio, ai quali ha fatto seguito una segnalazione di Brianzacque Srl, nostra controllante, alla Procura di Monza per gli eventuali approfondimenti d’ufficio».

Ben più pesante era stato l’episodio di inquinamento del depuratore accaduto nel febbraio del 2007, quando l’impianto andò in tilt per giorni. Allora le sostanze che avevano superato i parametri consentiti erano azoto ammoniacale, azoto nitroso e cloruri, che avevano anche raggiunto le acque superficiali del torrente Molgora minacciandone l’ecosistema.
Anna Prada