Monza – Dieci persone identificate, tutti extracomunitari, e due quintali di frutta e verdura sequestrata. Sono i dati della maxioperazione condotta ieri mattina dal comando di polizia locale per contrastare l’ormai cronico fenomeno dell’abusivismo al mercato settimanale del venerdì. I venditori non regolari sono stati bloccati prima che raggiungessero le postazioni improvvisate in centro storico. Otto gli agenti schierati.
In piazza Marconi e in largo Europa hanno intercettato i furgoni in arrivo e hanno sequestrato la merce, che in questo caso si componeva di due quintali di sola frutta e verdura, prima che fosse caricata sui carrelli e messa in vendita. Gli agenti hanno identificato i conducenti e i passeggeri dei veicoli, dieci in tutto, extracomunitari, con regolare permesso di soggiorno. Il che significa che si tratta di stranieri che hanno perso il lavoro e che per sbarcare il lunario sono approdati al commercio abusivo, a Vimercate, una delle piazze che negli ultimi anni si è rivelata più appetibile. Il sistema è sempre lo stesso.
Il venerdì mattina gli abusivi arrivano in città attraverso lo snodo della stazione di piazza Marconi. O tramite gli autobus, che provengono da Milano o comunque dall’hinterland, o con furgoni, lasciati in sosta nei posteggi e lungo le vie tra piazza Marconi e largo Europa. Poi si trasferiscono nell’area del mercato, posizionando la loro merce a terra, negli spazi lasciati liberi dai banchi regolari. È fenomeno ben noto e da tempo all’ordine del giorno delle problematiche segnalate dagli stessi ambulanti, tema discusso anche nell’assemblea di settore tenuta all’inizio di novembre che promette di tornare, da protagonista, alla prossima riunione della neonata commissione per il commercio su aree pubbliche.
La zona più gettonata per gli outsider è via De Castillia perché è nel cuore del mercato, ma consente rapide ritirate, e perché ha marciapiedi sufficientemente larghi. Proprio la conformazione del centro storico e la dinamica dei controlli hanno sempre suggerito azioni di contrasto più efficaci se condotte al di fuori dell’area più ristretta del mercato. Anche in passato la polizia locale ha operato i maggiori sequestri di merce in piazza Marconi, intercettando gli abusivi prima ancora che mettessero piede in città. L’altra carta in gioco potrebbe essere quella della repressione in borghese, come suggeriscono da tempo gli ambulanti stessi.
“Qui a Vimercate il fenomeno dell’abusivismo ha raggiunto numeri importanti. Sono venti, anche venticinque, i venditori non autorizzati che si piazzano ogni venerdì tra i banchi, con un doppio ordine di problemi che ne conseguono. Da un lato, c’è la questione della vendita abusiva, che di per sé non è tollerabile. E poi, considerato che queste persone occupano gli spazi liberi per il passaggio, l’altra ricaduta è la minore fruibilità del mercato per la gente -ricordava in proposito Antonio Colombo, rappresentante degli operatori del mercato- A mio parere serve un’azione delle forze dell’ordine non sporadica ma costante. E in borghese. Quando questi vedono arrivare le divise, scappano, ma poi ritornano alla loro postazione. E così non si risolve nulla. Se invece la presenza e la repressione divenissero sistematiche sul medio periodo e fossero attuate in borghese, il deterrente sarebbe efficace. Lo abbiamo visto in altri mercati, come quello di Merate, e ha funzionato. Si spargerebbe la voce che il mercato di Vimercate, al contrario di oggi, non è appetibile per gli abusivi”.
A. Pra.