Vimercate, aumento di Imu e IrpefEcco le cifre della superstangata

Una stangata che sia abbatterà sulle tasche dei vimercatesi. L'aliquota Imu sulla prima casa al 5,4 per mille, quella sulla seconda al 10,4. Cresce anche l'addizionale Irpef che arriverà allo 0,8 percento, ma aumenteranno le esenzioni.
Vimercate, aumento di Imu e IrpefEcco le cifre della superstangata

Vimercate – La stangata che si abbatterà sulle tasche dei vimercatesi ora ha numeri precisi. Schizzano entrambe le aliquote Imu, rispetto alla quota base fissata dal governo, con la prima casa al 5,4 permille e gli altri immobili al 10,4, e anche l’addizionale comunale Irpef vola dallo 0,5 percento attuale fino allo 0,8, seppure scaglionata a partire da una base dello 0,67 percento e con una maggiore soglia di esenzione rispetto al passato. Le grevi cifre della pesante manovra della finanziaria locale 2012, presentati ieri sera in consiglio comunale, erano nell’aria da settimane.

Il sindaco Paolo Brambilla da tempo parlava di un aumento generalizzato delle imposte locali, dall’Imu all’Irpef, dalla Tarsu alle tariffe sui servizi, mettendo avanti la necessità di far quadrare conti sempre più in bilico e di ristrutturare un bilancio sano con la parte corrente ripulita degli incerti rinforzi degli oneri di urbanizzazione. Più in particolare i numeri sono questi. Per l’abitazione principale, all’aliquota del 5,4 per mille si affianca la detrazione di 200 euro e quella di 50 euro per figlio al di sotto dei 26 anni; la stessa aliquota vale per le abitazioni non affittate appartenenti ad anziani ricoverati in strutture assistite.

Per gli altri immobili, l’aliquota di partenza è del 10,4 per mille, con un rialzo sulla base del 7,60 che ha utilizzato quasi completamente il margine possibile al rialzo di tre punti percentuali. Le agevolazioni correlate stabilite dalla giunta sono queste: aliquota del 9,95 per mille per negozi e botteghe, e per immobili che risultano affittati con contratto regolarmente registrato, e 9,5 per mille per i fabbricati affittati a canone concordato. L’addizionale Irpef prevede aliquote progressive, dallo 0,67%, per i redditi fino a 15mila euro, allo 0,80% per i redditi oltre i 75mila euro. La soglia di esenzione è stata elevata ai redditi inferiori a 13mila euro: nelle previsioni di palazzo Trotti dovrebbe riguardare circa 600 contribuenti.

Il gettito Imu stimato ad aliquota base che rimarrebbe nelle casse comunali è di 4,19 milioni di euro, che confrontato con il regime della vecchia Ici, pari a 5,11 milioni di euro sugli immobili diversi dalle abitazioni principali, produce una differenza negativa di 921.000 euro. Dall’Irpef invece il Comune stima di ricavare 2,5 milioni di euro. Questo bilancio parte con ulteriori riduzioni di trasferimento dallo Stato e con il carico più stringente degli obblighi del patto di stabilità “rispetto ai quali siamo costretti ad agire sulla leva fiscale e tariffaria in misura anche superiore rispetto alle necessità di copertura delle spese del Comune -ha detto il sindaco- anche per garantirci una seppur minima possibilità di effettuare pagamenti in parte capitale. Queste decisioni rappresentano un punto di svolta per la nostra politica finanziaria e fiscale”.
Anna Prada