Villasanta: vorrebbe un giardinoAllora occupa un parco pubblico

Chi non vorrebbe un parco tutto per sé, soprattutto se è gratis e alla manutenzione pensa il Comune? La gabbia con le galline in un angolo e l'orticello nell'altro, un bello spiazzo circondato da robinie, una piscina gonfiabile. Peccato che il parco sia apparentemente una proprietà del Comune di Villasanta.
Villasanta: vorrebbe un giardinoAllora occupa un parco pubblico

Villasanta – Chi non vorrebbe un parco tutto per sé, soprattutto se è gratis e alla manutenzione pensa il Comune? La gabbia con le galline in un angolo e l’orticello nell’altro, per padroni di casa che amano cenni di vita rurale. E poi un bello spiazzo circondato da robinie, dove piazzare qualche gioco per bambini e una piscina gonfiabile. Con il caldo di questa estate: un vero paradiso. Peccato che il parco sia apparentemente una proprietà del Comune e che quelle piantine seminate come a delimitare un’area privata, siano destinate negli anni a trasformarsi in una siepe.

Una siepe che rosicchierebbe al parco una bella fetta per regalarlo al privato che abita lì. Per quanto la situazione sia complessa e già al vaglio degli uffici tecnici, questa è la versione di un manipolo di cittadini che hanno scritto al sindaco. Sono una decina e abitano nella zona della ciclopedonale della Ghiringhella, un percorso che si snoda lungo la vecchia roggia. Il sentiero, segnalato da un cartello, si insinua nel verde all’altezza di via della Vittoria, di fronte alla Cascina Villanuova: a destra abitazioni private, a sinistra la fascia di parco che separa la ciclopedonale da altre case.

È tra queste ultime, secondo i firmatari della lettera al sindaco, che vive il disinvolto villasantese responsabile a loro dire di essersi appropriato di parco demaniale. La vicenda andrebbe oltre i confini della questione di condominio, perché, sempre secondo, i residenti, il rischio sarebbe quello di un passaggio di proprietà da pubblica a privata per usucapione. Un vero danno per l’ente pubblico. La lettera è stata protocollata in Comune a luglio e gli uffici stanno ancora compiendo gli accertamenti del caso.

Nel testo si richiamano gli anni scorsi: “Gli abitanti invitavano l’amministrazione comunale a creare in questo sito un’area adibita a gioco per i bimbi con panchine, vista l’assoluta sicurezza. Il Comune per anni ha tagliato l’erba e altro e messo in sicurezza le piante morte. Tutti erano convinti che fosse demanio pubblico”. Poi però sono nati un orto e un pollaio con casetta in legno e ultimamente una siepe ancora “in fasce” che parrebbe costituire un confine. “Nelle amministrazioni che si sono succedute negli anni -si legge nlla missiva al sindaco- si è riscontrata una sorta di disattenzione, indifferenza e incapacità. Sembra ormai che questo piccolo Eden si sia perso, un terreno pubblico che diventa privato: perché”?

Si chiude con l’augurio che la questione, per quanto meno essenziale di altre in questo periodo, possa essere discussa anche in consiglio comunale. I toni e le parole sono quelli di profonda delusione, ma l’amministrazione comunale prima di brandire la spada cerca conferme catastali. Se dovesse trovarne, la situazione va risolta al più presto, prima che ad altri venga l’idea di piantare le tende in qualche parchetto pubblico.
Valeria Pinoia