Verano, cassa alla HolzplastIn 21 restano senza lavoro

I titolari della Holzplast di via Sabbionette, a Verano Brianza, hanno comunicato ai sindacati e ai dipendenti l'intenzione di cessare l'attività. Settimana prossima scatterà un anno di cassa integrazione straordinariaper i ventuno dipendenti
Verano, cassa alla HolzplastIn 21 restano senza lavoro

Verano Brianza – Il vento della crisi soffia e spende la candela di un’altra storica azienda veranese. I titolari della Holzplast di via Sabbionette hanno comunicato ai sindacati e ai dipendenti l’intenzione di cessare l’attività. Settimana prossima scatterà un anno di cassa integrazione straordinaria all’azienda che sorge nel cuore della zona industriale al confine con Paina e che fabbrica cassetti, semilavorati, componenti e accessori per l’industria del mobile in genere. Coinvolti ventuno dipendenti, diciannove uomini e due donne, entrambe con la mansione di impiegate. La cassa integrazione straordinaria, come detta, è legata alla cessazione di attività.

L’ammortizzatore sociale durerà un anno. E’ quanto siglato giovedì mattina in un incontro che ha riunito attorno al tavolo la proprietà (i fratelli Enrico e Roberto Redaelli, di Verano) , le Rsu, e i sindacalisti di Cisl e Cgil.  Martedì prossimo, il nuovo vertice, in Regione. L’11 giugno un nuovo incontro con la proprietà e il giorno dopo, in azienda, l’assemblea dei lavoratori, quasi tutti cinquantenni con scarse possibilità di ricollocarsi sul mercato.  Solo per tre o quattro di loro, al momento, potrebbero aprirsi le porte di una azienda del settore, operativa in provincia di Como.

Le trattative sono in corso. Per gli altri il futuro è un grande punto di domanda. Attualmente i lavoratori sono a casa, in ferie. Da lunedì saranno in cassa.  «L’azienda – spiega Rossana Timaco per la Cisl – ha deciso per la cessazione di attività.  La crisi globale, l’aumento dei costi dei materiali e dei trasporti, i bilanci in sofferenza: sono tante le cause che hanno portato i due titolari a prendere questa decisione  e di non andare avanti con l’attività. La speranza dei due imprenditori è che si riescano a vendere macchinari e capannoni». La chiusura dell’azienda non è stata un fulmine a ciel sereno.

«La decisione aleggiava da mesi nell’aria. Già negli incontri per la cassa ordinaria, che si è chiusa a metà maggio, i titolari ci avevano manifestato le loro difficoltà. Diciamo che è stata comunicata con un anticipo di qualche mese: i lavoratori si aspettavano che l’annuncio arrivasse dopo l’estate».
L’annuncio della chiusura della Holzplast segue di una settimana l’avvio della cassa integrazione straordinaria in un’altra storica azienda veranese, la Fratelli Tagliabue di via Piave, dichiarata fallita lo scorso 10 aprile.

Diciotto i lavorratori della realtà metalmeccanica che produceva macchine per la lavorazione del legno, ancora senza lavoro. L’azienda era stata messa in liquidazione lo scorso agosto. Una scelta obbligata vista la criticità della situazione finanziaria, ma dalla quale la proprietà non disperava di uscire. Almeno fino a pochi mesi fa.
a. br.