Vantellino: Cascina BoscaccioNo alle speculazioni

Muggiò «Su Cascina Boscaccio non ci saranno speculazioni». Lo assicura Francesco Vantellino. Con queste parole l’assessore all’Urbanistica del comune di Muggiò ha dispensato la tranquillità che gli viene dai vincoli posti dalle leggi dalla normativa relativa al Parco del Grugnotorto: le speculazioni edilizie saranno scongiurate.

«Non abbiamo alcuna preoccupazione dal punto di vista speculativo – ha spiegato – Con i vincoli imposti e vigenti nel Parco, non è possibile alcun aumento di volumetrie. Tra l’altro nel Grugnotorto non vige nemmeno il Piano casa, che abbiamo deliberatamente deciso di non estendere a tutta quella zona agricola».

Dunque chi volesse acquistarne la cascina, cosa potrebbe farne? «Recuperare soltanto la parte abitativa – ha specificato Vantellino – ovvero il corpo centrale della struttura: ne abbiamo parlato con i tecnici che me lo hanno confermato. E per recupero non si intende l’abbattimento e la riedificazione, ma in sostanza la ristrutturazione dell’esistente, mentre i terreni sono vincolati. Per tutti questi motivi ritengo che non ci sia alcun rischio di speculazione».

L’altro aspetto della questione riguarda, invece, la possibilità che un ente pubblico, meglio se il comune di Muggiò, possa acquistare sia la cascina sia i terreni, come ha chiesto la scorsa settimane dalle nostre pagine l’ex sindaco Carlo Fossati. Una possibilità che Vantellino esclude in modo categorico: «Non ci sono soldi, lo ha detto anche il sindaco di Nova Milanese Laura Barzaghi. In questo momento nessun comune, nemmeno in cordata, può sostenere una spesa da più di 2,5 milioni di euro. Né Paderno, né Nova né nessun altro si è fatto avanti con noi, ma anche se accadesse come faccio a chiedere sacrifici ai nostri cittadini e poi acquistare una cascina, seppur di grande importanza storica?».

Anche l’ipotesi di aggregare il Grugnotorto al Parco Nord sembra tramontata: «Se il Parco del Grugnotorto – conclude Vantellino – entrasse a fare parte del parco regionale di Cinisello, che ha dei costi molto elevati perché non si tratta di un parco agricolo ma fruibile al pubblico, le spese del Parco Nord lieviterebbero ulteriormente». Alla luce di tutto questo, chi potrebbe permettersi Cascina Boscaccio? «Non saprei. Temo che possa rimanere invenduta».
Luca Scarpetta