Vangel nel dialet de MuntevegiaRicordo di don Franco Maggioni

Vangel nel dialet de MuntevegiaRicordo di don Franco Maggioni

Limbiate – Un vangelo capace di unire in semplicità la terra brianzola e lontani paesi africani: a questo hanno pensato i soci di Montevecchia dell’associazione Don Franco Maggioni, per ricordare insieme il sacerdote scomparso nel maggio del 2008, per molti anni parroco a San Francesco. Il comitato che riunisce gli esponenti di Montevecchia, città natale del sacerdote, sta lavorando alla edizione di un piccolo libro, “Il Vangel de Muntevegia”, una raccolta di brani del Vangelo tradotti in dialetto brianzolo. Una iniziativa – fanno sapere dal comitato – pensata per i soci nostri compaesani; un piccolo dono, senza pretese promozionali, per ricordare don Franco nel suo stesso stile. Al sacerdote piacevano infatti calendari o immagini con frasi e brani in dialetto, e così dallo stesso ambito familiare è sorta l’idea di ricordarlo con questa pubblicazione. Parenti e amici attivi nel comitato si sono così trovati per scegliere i brani e darne una versione nel dialetto brianzolo-montevecchino. A finanziare l’idea contribuirà la stessa amministrazione comunale, con l’intento di donare il volumetto anche agli anziani residenti; il comitato stesso ha poi potuto raccogliere dei fondi grazie ad alcuni eventi conviviali e di intrattenimento organizzati nei mesi scorsi. Quello di Montevecchia è infatti il ramo più attivo dell’associazione don Franco, che raccoglie numerosi soci anche a Pioltello e Limbiate, nelle parrocchie che hanno visto in anni diversi la presenza del sacerdote, prima e dopo la sua missione in Africa. E proprio all’Africa guardano le iniziative del sodalizio e del suo comitato montevecchino: tra le ultime realizzazioni l’acquisto di tre carrozzine per bambini disabili ospiti della missione di padre Rinaldo Do in Congo, carrozzine speciali con ruote grandi per i terreni accidentati; l’acquisto di due pompe idrovore per evitare allagamenti ad Hann, villaggio nei pressi della capitale senegalese Dakar.

Samuele Benelle