Cdv e Amici di Usmate, due gruppi di controllo del vicinato a “sorvegliare” una popolazione di poco più di diecimila abitanti ma è come se fossero infinitamente lontani. La scintilla è “scoccata” da un comunicato del gruppo Cdv (rimasti ai minimi storici, tanto che lanciano un appello per sollecitare nuovi iscritti), a seguito di un incontro con il comandante della polizia locale, Alessandro Bonetto e l’assessore alla Sicurezza Luisa Mazzucconi. Tema: la sicurezza.
Dal confronto è emerso che i furti sono nettamente inferiori rispetto ad altri comuni della Brianza e gran parte del merito andrebbe al Cdv. Sarebbe altresì emerso che il Cdv è l’unico movimento riconosciuto a livello nazionale e comunale con cui le forze dell’ordine e il Comune si relazionano ufficialmente.
Usmate Velate: tra Cdv e Amici di Usmate e polizia locale
La cosa ovviamente non è andata giù agli amministratori, e agli iscritti, duecento circa, del gruppo “Amici di Usmate” che di fatto, sul territorio sono i più attivi. E in effetti basta curiosare nel loro gruppo per verificare la costante presenza sul territorio, sia per la sicurezza che per le situazioni di disagio che quotidianamente vengono rilevate sulle strade cittadine.
Un altro aspetto messo in discussione la presenza della polizia locale che, pur con tutta la stima che va al nuovo comandante Bonetto, non può certo essere paragonata a quella dell’Arma dei carabinieri. Vuoi per la limitatezza degli orari di servizio, assimilabili a quelli degli impiegati comunali, sia per il numero di agenti a disposizione. L’ultimo esempio? Martedì mattina, verso le 8, l’autista di un grosso Tir dopo aver lasciato l’azienda dove aveva scaricato la merce, si è trovato in grosse difficoltà per uscire da via Cavour. Chiamata la polizia locale a quell’ora non ha risposto nessuno. Sono stati alcuni cittadini di via Cavour ad aiutare l’autista del grosso mezzo a liberarsi dall’impasse.
Usmate Velate: controllo di vicinato e interesse pubblico
Tutto questo aiuta a capire che al di là della competizione tra gruppi, la sorveglianza di vicinato, pur utile per migliorare la sicurezza in paese, ha diversi limiti. Non è infallibile, poiché gli esseri umani possono commettere errori e non garantire una presenza costante a causa di impegni lavorativi, ferie o altre vicissitudini personali. Inoltre, può compromettere la privacy e creare un falso senso di sicurezza, inducendo le persone a trascurare altre misure di protezione più affidabili.
Il controllo di vicinato presenta una serie di vantaggi e svantaggi da considerare attentamente. Da un lato, favorisce la coesione sociale, la condivisione di risorse e la promozione della sicurezza all’interno della comunità. Dall’altro, può essere limitato dalla dipendenza dalla partecipazione attiva degli iscritti, dalla possibilità di malintesi o falsi allarmi e dalla potenziale generazione di falsi allarmi. La sua forza sta nella collaborazione, non nella competizione. Quando gruppi si ostacolano invece di sostenersi, si perde la fiducia che rende efficace il sistema. L’essenza di questa iniziativa è prendersi cura del territorio, agendo insieme, non divisi.