Desio – La crisi non conosce eccezioni. E anche il comparto bancario, una volta isola felice, fa nuovamente i conti con la congiuntura negativa. Adesso tocca al Banco Desio annunciare una riorganizzazione che costerà 100 posti di lavoro. Gli esuberi, più precisamente, sono localizzati nella sede centrale di Desio (50), nella rete esistente nelle regioni presidiate (45) e nella controllata Banco Desio Lazio (5). Il piano degli esuberi è stato comunicato ufficialmente ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali in un incontro svoltosi giovedì. Al momento, i dipendenti sono distribuiti nel quartier generale desiano (451), nella rete di filiali (1.131) e nel Banco Desio Lazio (148).
L’istituto di credito brianzolo era stato protagonista di una forte espansione nel periodo compreso tra il 2001 e il 2011. Il Banco Desio, nata come banca del territorio, è così arrivato ad avere una struttura basata su 160 filiali operative in Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia, Veneto e Toscana. Il numero degli sportelli tocca quota 180 considerando anche quelli della controllata Banco Desio Lazio. Nella sola provincia di Monza e Brianza le filiali sono 28. Ora, comunque, il gruppo brianzolo sembra intenzionato a tornare alla vocazione originaria. «Ritengo – spiega Corrado Villa, segretario generale Fabi Monza Brianza e componente del Comitato centrale Fabi – che le filiali brianzole non verranno toccate da questo piano. Appare più probabile che riguardi Emilia e Veneto. Negli ultimi anni, d’altra parte, tutti i grandi gruppi bancari hanno dovuto affrontare processi di ristrutturazione. In Brianza e su tutto il territorio nazionale. Qui, le conseguenze della crisi si sono sentite più in ritardo rispetto al resto d’Italia, perché c’è un sistema produttivo che, malgrado le difficoltà, ha retto meglio».
Pesano, sul settore in generale, diversi fattori, come il calo dei mutui e la crescita dei più remunerativi conti correnti on line. A fine 2012, in Italia, erano già 15 milioni i conti correnti telematici. È intanto già stato fissato un incontro tra le parti per arrivare a soluzioni condivise: gli esponenti della banca e quelli dei sindacati si ritroveranno in sede a Desio giovedì 11 aprile. I successivi incontri dovrebbero essere messi in calendario il 16 e il 17 aprile. Le trattative dovrebbero essere in parte facilitate dal fatto che nove dipendenti (cinque a Desio e quattro impegnati nella rete) hanno già maturato il diritto alla pensione. «È possibile – conclude Villa – che venga utilizzato il fondo esuberi del settore per gestire il maggior costo del personale rispetto agli altri istituti. Noi, inoltre, formuleremo proposte legate a un maggior ricorso al part-time».
Sergio Gianni