Trezzo: il ricordo dei concittadini

Trezzo: il ricordo dei concittadini

Trezzo sull’Adda – Chiesa gremita a Trezzo sull’Adda per l’ultimo addio a don Silvano Caccia. Malgrado il feroce maltempo una folla di trezzesi ha accolto il feretro del sacerdote nel pomeriggio di sabato scorso, nella chiesa parrocchiale dei Santi Gervaso e Protaso. Le esequie di don Caccia sono state officiate dal cardinale Dionigi Tettamanzi con quattro vescovi e duecento sacerdoti a Giussano, parrocchia alla quale il prete era da stato da poco assegnato, durante il funerale Tettamanzi ha letto alcune preghiere scritte dal sacerdote stesso. Don Silvano, prima di essere tumulato nella tomba di famiglia nel cimitero di Trezzo, è stato commemorato dalla comunità trezzese.

Alla cerimonia hanno partecipato le autorità civili e religiose della città, i trezzesi si sono assiepati numerosissimi nella chiesa parrocchiale e, malgrado la forte pioggia, sul selciato antistante, per porgere l’ultimo saluto al sacerdote. Durante la liturgia della parola è stato letto il passo del vangelo che parla della pesca miracolosa, don Silvano è stato definito un «pescatore di uomini», in quanto si è occupato dei seminaristi, dei volontari laici e delle giovani coppie in procinto di sposarsi, tenendo i corsi prematrimoniali.

I nipoti del sacerdote 55enne hanno espresso il dolore per l’improvvisa perdita, in particolare hanno manifestato il rammarico per la perdita della sua voce, che dispensava prediche, risate e saggi consigli. Dopo la funzione si è svolto un altro momento commemorativo: il sindaco di Trezzo sull’Adda, Roberto Milanesi, sui gradini che portano all’ingresso della basilica trezzese, ha voluto tributare un omaggio ufficiale a quel sacerdote che per lui e per diversi membri della giunta comunale era anche un amico.

«Ho ricevuto questa bruttissima notizia durante un impegno pubblico – ha spiegato Milanesi – ne siamo rimasti scioccati e nella sala è calato il gelo; in queste occasioni si vorrebbe essere anonimi, per non dover parlare in momenti così dolorosi. Don Silvano Caccia era uno di quelli che io definisco "preti di corsa", perché aveva sempre molti impegni a cui far fronte, ma riusciva anche ad essere sempre presente e pronto ad ascoltare». La numerosa folla ha poi accompagnato don Silvano fino alla tomba di famiglia nel locale campo santo.
Silvia Brambilla