Verano Brianza – È ripresa la settimana scorsa, sulla statale 36, l’attività di rilevazione automatica della velocità da parte degli agenti di polizia locale. Un’attività che diversi automobilisti contestano. «Passo da Verano ogni giorno – così venerdì scorso Amedeo Colli, di Cassago Brianza – e ieri ho visto l’auto della polizia locale piazzata all’altezza del Saturn, alla fine del guard-rail. Il cartello che avvisava dell’autovelox era sicuramente alla distanza regolamentare, ma era posizionato “da furbetti”, sulla destra e appoggiato all’asfalto. Uno lo vede solo se ci passa vicino ed è chiaro che serva solo a fare cassa per il Comune. Non contesto il controllo della velocità, ma il modo in cui è fatto». Tra le segnalazioni in redazione, quella arrivate via mail lunedì: «Ancora una volta la polizia municipale di Verano si è distinta per il comportamento. Oggi, nell’ora in cui la gente che lavora si ferma per la pausa pranzo, l’auto dei vigili si è letteralmente nascosta all’uscita di Robbiano, dietro la curva, in un posto che ritengo pericoloso per chi giunge da Monza alla guida di un qualsiasi mezzo. Alla faccia dell’educazione stradale. Interessa solo far cassa».
Dal suo ufficio in municipio, il comandante della polizia locale, Claudio Cardea, respinge con fermezza le accuse, e spiega: «Se volessi far cassa starei in Valassina tutti i giorni, e non solo per poche ore all’anno, come nel 2009, 40, e nel 2010, una ventina. La verità che la Valassina è tra le dieci strade più pericolose d’Italia e l’ultimo mortale al curvone di Briosco è di pochi giorni fa. Basterebbe rispettare i limiti di velocità. Ma purtroppo questo è uno stile di guida che l’italiano medio non ha acquisito nel suo bagaglio culturale. Abbiamo effettuato nove uscite in queste due settimane e abbiamo anche fotografato un’auto che sfrecciava a 182 km/h quando il limite era di 90. Sulla Valassina, nel territorio di Verano, ci sono tratti con il limite dei 70 all’ora, come alla doppia curva per Erba-Giussano, e tratti con il limite dei 90, come prima del curvone del Saturn direzione Milano. Posizioniamo il cartello che avvisa della postazione mobile di misurazione elettronica della velocità a congrua distanza, come stabilisce il codice della strada, e il misuratore sulla nostra macchina, in modo che sia più alto rispetto al cavalletto a mezzo metro da terra».
Nel 2010, su un totale di 2.500 contravvenzioni elevate dalla polizia locale, anche per superamento dei limiti di velocità, sono stati presentati al Giudice di pace 36 ricorsi. Uno è stato ritenuto inammissibile, e 34 sono stati vinti dai vigili, in attesa di sapere l’esito dell’ultimo, ancora in atto.
Alessandra Botto Rossa