Monza – Siamo abituati a vederli nudi, poco più grandi del palmo di una mano, sotto il vetro di un’incubatrice con i sensori attaccati ad una pelle così fragile. Sono i bimbi nati prematuri che non raggiungono un chilo di peso.
E se anche per loro ci fosse una tutina in caldo cotone? L’idea è della monzese Alessia Moltani che insieme a Giuseppe Andreoni di Muggiò, ricercatore al dipartimento di design del Politecnico di Milano, hanno dato vita a Comftech, una start up di prodotti biomedicali che è risultata tra le dodici “eccellenze italiane della tecnologia” secondo Technology Review.
“Per prima cosa abbiamo constatato che sul mercato non esiste una linea di abbigliamento per prematuri – spiega Alessia- poi abbiamo pensato al disagio di un bambino così piccolo e nudo, alle lacerazioni che i sensori possono provocare ad un’epidermide ancora in formazione”.
Da qui l’idea di creare dei body in cotone organico , lavabili e pratici con all’interno dei sensori in stoffa in grado di registrare il battito cardiaco e il respiro del bambino.
I nuovi body che hanno vinto il primo premio “Scienze della vita” alla StartCup, promossa da Regione Lombardia nel 2010, non saranno solo utilizzati in ambito ospedaliero, ma sarà prodotta un linea da 0 a 6 mesi con il marchio Cozytech. Saranno in commercio, dalla prossima primavera, nelle farmacie e nei negozi specializzati in prodotti per la prima infanzia.
Rosella Redaelli