Sversamento petrolio nel Lambro,indagati i titolari della Lombarda

Disastro doloso, omesso controlloLombarda Petroli: si va a giudizio

Villasanta – Contestata la violazione della legge sulle accise ai proprietari della Lombarda Petroli, i cugini Giuseppe e Rinaldo Tagliabue, ai quali nei giorni scorsi, è stato notificato un avviso di garanzia da parte della procura di Monza, che indaga sull’ecodisastro del Lambro dello scorso 23 febbbraio. L’articolo contestato sarebbe quello che disciplina la ‘sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici’.

Le indagini, nei mesi scorsi, hanno virato con decisione tra i registri contabili dello stabilimento della famiglia Tagliabue, in cerca di una ‘contabilità parallela’, e di un possibile movente del disastro, tanto che i carbinieri del Noe stanno riascoltando, nella massima segretezza, tutti gli ex dipendenti della Lombarda Petroli, convocati nel loro comando. Secondo gli inquirenti, alla Lombarda qualcuno potrebbe aver falsato le dichiarazioni relative alla giacenza di carburante, allo scopo di eludere il pagamento delle tasse all’agenzia delle Dogane, a questo punto coinvolta a pieno titolo dell’inchiesta.

Sarebbe però sufficiente dimostrare l’esistenza di una sorta di registro non ufficiale, o comunque di un eventuale giro di vendita ‘in nero’ di carburante, per dimostrare l’origine del gesto e soprattutto trovare gli autori materiali? E’ questo l’interrogativo principale su cui ruota ancora oggi il lavoro degli investigatori.