Monza – I consiglieri di qualche regione nell’occhio del ciclone probabilmente sorrideranno a scorrere le spese di rappresentanza del consiglio brianzolo. Per il 2012 i gruppi si divideranno 137mila euro: avrebbero dovuto essere 150mila ma l’assemblea si è autotassata per finanziare alcuni progetti, tra cui la stesura del Piano del commercio e il pagamento dei rimborsi al garante dei detenuti, che rischiano di rimanere sulla carta per mancanza di fondi. E non è tutto: a gennaio ha soppresso il buffet, che peraltro era diventato sempre più misero, allestito in occasione delle sedute di consiglio.
«Siamo diventati un bersaglio – commenta il presidente dell’assemblea Angelo De Biasio – molti ci utilizzano per il loro tiro al piccione. Il nostro bilancio, però, è più che risicato: solo i primi due anni abbiamo stanziato 300.000 euro perché dovevamo costituire la struttura».
Ognuno dei sette gruppi presente in aula riceve 3.000 euro mentre la cifra restante viene ripartita sulla base del numero dei componenti. Finora i consiglieri sono anche riusciti a risparmiare qualcosina e nel 2011 hanno speso solo 144.775 dei 150.000 a disposizione mentre nel 2010 ne hanno impiegato 277.325,28 su 300.000: i consuntivi sono stati presentati nei giorni scorsi. Il Pdl ha presentato fatture per 56.413,76 euro, il Pd per 55.878,68, la Lega per 21.497,10. Seguono a distanza Italia dei valori con 3.741,40 euro e le formazioni costituire da un solo rappresentante: la Lista Ponti con 3.154.95 euro, l’Udc con 3.055,60 e il Misto con 1.035,40. Le cifre maggiori, nel caso di Pd e Pdl, sono assorbite dalle collaborazioni; spiccano, però, i 27.738,79 euro destinati dal Popolo della libertà al «servizio di accoglienza».
Il Pd ha sborsato 20.873 euro per le iniziative di divulgazione mentre il Carroccio ne ha riservati 15.978 a convegni e manifestazioni e 5.519 all’acquisto di libri e riviste. I consiglieri percepiscono per la loro attività amministrativa un gettone di presenza per le singole sedute con compensi che, per i più assidui, superano i 17.000 euro lordi l’anno. L’elenco, come quello con le retribuzioni di presidente e assessori, è consultabile sul sito della Provincia. Chi risiede fuori Monza riceve un rimborso calcolato sulla base della distanza del comune di residenza dal capoluogo e su un quinto del prezzo della benzina. Lo scorso anno i 28 consiglieri che ne hanno diritto si sono suddivisi 33.831 euro.
I cordoni della borsa rimangono ben tirati anche in giunta: nel 2011 presidente e assessori hanno speso solo 6.760 euro in spese di rappresentanza. L’intera somma è stata indirizzata all’organizzazione del convegno dedicato allo Statuto della Provincia svoltosi il 17 dicembre in Villa Greppi, a Monticello: 5.000 euro sono stati assorbiti dall’acquisto del libro Terre di Brianza – miserie e nobiltà e 1.760 dal rinfresco.
Monica Bonalumi