Sovico, Servizi sociali in difficoltà Colombo: <Carenza di personale>

Sovico, Servizi sociali in difficoltà Colombo: <Carenza di personale>

Sovico Troppo lavoro e pochi dipendenti. Per il Comune non c’è possibilità di assunzione e dunque l’Ufficio Servizi sociali chiude anche al lunedì. <Per far fronte a temporanee esigenze di carattere organizzativo del Settore socio- culturale, si rende necessario disporre un’ulteriore giornata di chiusura settimanale al pubblico dell’ufficio Servizi sociali dal giorno 13 febbraio al giorno 31 dicembre compreso>.

Oltre alle chiusure del martedì e giovedì, dunque, l’ufficio di piazza Frette resterà chiuso, sino a fine anno, anche di lunedì. I cittadini potranno rivolgersi allo sportello in sole due mattinate settimanali: mercoledì e venerdì, dalle 10.30 alle 13. E’ quanto ha disposto il sindaco Alfredo Colombo in un’ordinanza. Il primo cittadino sovicese, che non risparmia battute anche sul <fattore maternità>, ci spiega le motivazioni che stanno alla base della decisione presa.

<Si tratta di esigenze contingenti – spiega – e deriva da una richiesta del responsabile di settore. I dipendenti impegnati nell’ufficio Servizi sociali hanno chiesto di dedicare più tempo al lavoro “back office”(retrosportello) che a quello “front office”, cioè allo sportello, nella considerazione che i carichi di lavoro sono aumentati e dunque ci si è resi conto delle difficoltà pratiche. Una situazione che si è generata all’inizio di quest’anno e l’amministrazione comunale ha optato per l’accoglimento della richiesta che, credo, non comporterà particolari disagi all’utenza.

D’altra parte non avevamo alternative: il Comune non può assumere e se durante l’anno si registrano assenze temporanee il lavoro viene svolto con le forze disponibili>. Tre giorni di chiusura, dunque, ed Ufficio decentrato dei Servizi sociali (sito in piazza Frette) aperto il mercoledì e venerdì, dalle 10.30 alle 13.

<Al momento non ci risultano disagi – continua Colombo – La scelta è stata fatta in base ai dati statistici relativi all’affluenza delle utenze al “front office”. D’altronde – conclude Colombo con un’uscita agrodolce – è una situazione contingente. Dipendenti in maternità? Eh, si producono figli. Se da una parte c’è contentezza per il lieto evento, dall’altro la situazione ci impone di tamponare alle assenze senza surroghe…>.
Elisabetta Pioltelli