Sono troppi i danni nelle scuoleVimercate, chi rompe ora paga

Vimercate – Al via la nuova procedura concordata tra Comune e dirigenti scolastici per gestire le manutenzioni delle scuole. L’obiettivo è rendere più efficaci i tempi e i modi degli interventi, ottimizzare le risorse, ma anche e soprattutto educare gli alunni al rispetto dei beni comuni e degli arredi. E se rispetto non ci sarà, Palazzo Trotti ha già annunciato che, accertati i responsabili, saranno le famiglie degli studenti a risarcire le casse collettive per i danni arrecati. Insomma, chi rompe, paga. Orientamento che i dirigenti scolastici hanno mostrato di condividere appieno.

Si pensi che soltanto nei primi dieci mesi del 2009 sono stati quasi settecento gli interventi, piccoli e grandi, di manutenzione ordinaria che il Comune ha realizzato nei plessi di città e frazioni, per un peso di qualche decina di migliaia di euro sul bilancio. Trend che conferma come, nel corso degli ultimi anni, abbia subito un evidente radicamento quel vecchio adagio dialettale brianzolo ricordato da Maria Teresa Vismara, dirigente del primo circolo didattico, “le cose del Comune non sono di nessuno”, laddove i tentativi odierni sono proprio quelli di estirparlo, perché il senso civico, oltre che le casse collettive, vorrebbero che le cose del Comune tornassero a essere di tutti.

«Il processo di qualità prevede l’utilizzo di un’apposita modulistica che, in un costante dialogo tra scuole e uffici comunali, permetterà di classificare le richieste di intervento, stabilendo tempistiche strette per il sopralluogo, l’opera di manutenzione e il grado di soddisfazione delle scuole – ha detto Francesca Paparazzo, assessore all’istruzione in conferenza stampa – Nella classificazione del tipo di intervento richiesto, sarà specificato se dovuto a danni accidentali o dipendenti dall’usura o invece a cattivo utilizzo, incuria o episodi di vandalismo, che oggi rimangono però circoscritti. Sarà comunque importante richiamare tutti al rispetto del bene comune e alla sua valorizzazione, elemento che permetterà di portare a significative economie che verranno comunque reinvestite nel sistema scolastico».

Tema, quello educativo, che in questa nuova procedura si affianca a quello della sicurezza, secondo Antonio Macchia, dirigente delle scuole medie. Per Carmela Gelardi, dirigente del secondo circolo, «questo tipo di coordinamento è necessario», anche per richiamare i genitori al dovere educativo che, insieme alla scuola, hanno nei confronti dei figli.
Anna Prada