Monza – L’assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti (Pdl), 60 anni, è stato arrestato questa mattina a Milano dai carabinieri. E’ accusato di avere comprato voti, in particolare un pacchetto di 4.000 preferenze in occasione delle elezioni regionali 2010, pagando 200.000 euro a due esponenti della ‘ndrangheta, Giuseppe D’Agostino, gestore di locali notturni e a Costantino Eugenio, gestore di negozi. Tre i reati che gli vengono contestati: scambio elettorale politico-mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione con l’aggravante di aver agevolato la ‘ndrangheta. Zambetti non è l’unico arrestato. Un’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa anche nei confronti di Ambrogio Crespi, fratello minore di Luigi, ex sondaggista. Secondo l’accusa era Crespi jr a rastrellare i voti nei quartieri periferici di Milano, grazie ai suoi contatti con la malavita organizzata. Zambetti è stato in passato assessore all’Ambiente e all’Artigianato ed è il quinto assessore delle giunte Formigoni a essere arrestato, dopo Guido Bombarda (Formazione professionale), Piergianni Prosperini (Turismo), Franco Nicoli Cristiani (Ambiente, Commercio) e Massimo Ponzoni (Protezione civile, Ambiente).
Soldi alla ‘ndrangheta per i votiArrestato l’assessore Zambetti
L'assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti (Pdl), 60 anni, è stato arrestato questa mattina, mercoledì, a Milano dai carabinieri. E' accusato di avere comprato voti, in particolare un pacchetto di 4.000 preferenze in occasione delle elezioni regionali 2010, pagando 200.000 euro a due esponenti della 'ndrangheta.