Software gratis, ma è una truffaRagazzo lesmese finisce nella rete

Ci è caduto anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Un sito internet, ora oscurato, prometteva agli utenti la possibilità di scaricare software gratis. Poi, però, arrivavano a casa degli incauti internauti bollette astronomiche. E' accaduto anche a un ragazzo di Lesmo.
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Lesmo – Prima facevano scaricare gratis programmi per il tuo computer e poi chiedevano di pagare più di 100 euro. Questo è quanto facevano sul sito italia-programmi.net. Una truffa che ha coinvolto migliaia di utenti, dove purtroppo è caduto vittima anche un lesmese. Infatti negli ultimi mesi a tutti coloro che avevano usufruito del servizio lasciando i propri dati sul sito sono state recapitate mail o lettere per chiedere il pagamento di un abbonamento annuale altrimenti ci sarebbe stato il rischio di procedere per vie legali con tanto di avvocati, giudici e tribunale.

Uno scritto del genere se l’è trovato nella buca della posta anche un ragazzino residente in paese. Il giovane è entrato nella piattaforma per errore e poi si è trovato questa brutta sorpresa nella casella postale. La scoperta è avvenuta martedì mattina. Nel frattempo la Procura di Milano ha disposto il sequestro del sito per presunta truffa ed ora di italia-programmi.net non ne è rimasta traccia alcuna su internet. Il lesmese però si può certamente consolare perché tra le migliaia di vittime del web c¿è anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che si deve essere trovato nella medesima situazione.

Allo stesso tempo il tono minaccioso della lettera inviata agli internauti coinvolti desta sicuramente qualche preoccupazione per chi è ignaro delle truffe o presunte tali che si verificano spesso online. Infatti il documento riporta come oggetto: «Ultimo sollecito prima della consegna al recupero crediti». Frase sicuramente non del tutto tranquillizzante. Inoltre proseguendo nella lettura, la missiva rammenta al destinatario che già gli era stata consegnata una fattura, oltre a una mail al proprio indirizzo di posta elettronica per sollecitare il mancato pagamento.

Peccato che di ricevute o mail a quanto pare non se ne siano viste a casa del ragazzino. Invece il messaggio intima di pagare 96 euro di abbonamento annuale con l’aggiunta di 8,50 euro di commissione di sollecito. L’Aduc è state tra le prime associazioni dei consumatori ha segnalare il fenomeno sul proprio sito www.aduc.it .

Mentre il sito internet, attualmente oscurato, per attrarre sul proprio portale il più alto numero di utenti, compariva tra i primi risultati di motori di ricerca digitandole su qualsiasi stringa di ricerca le parole: programmi gratis. Italia-programmi.net è comunque riconducibile alla società «Estesa limited» che ha la propria sede alle Seychelles.
Michele Boni