Sfiora il coma etilico a 13 anni«Responsabilizzare le famiglie»

Arcore – Un’intera giornata trascorsa fuori casa, con il fidanzatino e il gruppo di amici. Per pranzo soltanto un sacchetto di patatine. La sera invece un cocktail di superalcolici che le è costato un ricovero d’urgenza al pronto soccorso, con un coma etilico evitato di un soffio. Protagonista della brutta avventura è una tredicenne residente ad Arcore con la madre. I fatti sono avvenuti sabato scorso, al centro commerciale Torri Bianche, isola di ritrovo per tanti giovani che qui approdano da tutto il Vimercatese, soprattutto nel fine settimana. Moltissimi gli under 16.

L’allerta è scattata attorno alla mezzanotte, quando la ragazzina si è sentita male e si è accasciata appena fuori dallo spazio Mondadori, nel grande corridoio che ruota all’interno del centro commerciale. Richiamata dagli amici della tredicenne, una guardia giurata ha immediatamente chiesto l’aiuto di una pattuglia della polizia locale che si trovava nei pressi e ha allarmato il 118. La ragazza, che versava in gravi condizioni pur non avendo mai perso coscienza, è stata subito trasportata in ospedale da dove è stata dimessa dopo qualche ora. Lì l’ha raggiunta la madre, convocata dalla polizia locale.

Secondo le prime dichiarazioni dei ragazzi, pare che si fossero procurati le bevande ‘proibite’ in un supermercato e che poi le avessero consumate nel corso della serata. Fenomeno, quello del consumo di alcolici da parte di minori, che nel corso dei mesi è cresciuto con prepotenza. Al punto di prevedere ordinanze restrittive sui criteri di vendita, come nel caso di Monza, o addirittura la previsione di sanzioni ai genitori dei under 16 che consumano alcol, come accade a Milano. In città vige la più generale prescrizione del codice penale, articolo 689, che vieta la somministrazione di alcolici ai minori di sedici anni. Un paletto al quale l’amministrazione ha affiancato un più attento monitoraggio a fini di prevenzione effettuato dalla polizia locale.

Proprio il quartiere Torri Bianche è uno dei punti sensibili che gli agenti, anche con appostamenti in borghese. «Anche nella serata in questione, quella di sabato scorso, avevano nostri agenti in zona ed era prevista una presenza fino alle quattro del mattino – ha detto il sindaco Paolo Brambilla – Con ciò prendiamo atto che le risorse investite in questa direzione ci hanno permesso di essere presenti quando si è manifestato un bisogno importante. Detto ciò, non credo che per arginare la deriva di un fenomeno come quello dell’alcolismo giovanile si possa procedere a suon di ordinanze che diventa complicato far rispettare e che espongono a ricorsi anche legittimi. Credo sia invece opportuno creare percorsi di responsabilizzazione dei ragazzi e anche dei genitori, perché se ci sono decine di tredicenni che di notte stanno alle Torri Bianche il problema non può essere imputabile solo al Comune».

Anna Prada