Monza Tra i tanti caschi gialli posati sul selciato di piazza Affari a Milano, anche le ‘invisibili’ ventimila famiglie in difficoltà. Tante sono quelle delle province di Monza e Milano che risentono della crisi del settore edile che in quattro anni ha cancellato 2.300 imprese e 14mila posti di lavoro. Per uesto l’Unione artigiani di Monza e Brianza è stata tra le promotrici della Giornata della collera organizzata proprio dalle associazioni della filiera dell’edilizia nella giornata di mercoledì 13 febbraio 2013 in piazza Affari a Milano. La pesante frenata delle compravendite immobiliari – meno 20% solo a Monza e Brianza – ha reso ulteriormente critica la condizione del settore. Verso piazza Affari a Milano si sono mosse un centinaio di imprese monzesi con quattrocento persone. «Gli artigiani – afferma Walter Mariani, presidente dell’Unione Monza e Brianza – spesso hanno meno potere contrattuale e sono stati anche spremuti fino in fondo dalle banche, non sempre lecitamente. Tassi di interesse vicini all’usura, mascherati in conti quasi impossibili da decifrare ci hanno messo in ginocchio, oltre alla difficoltà più generale dell’accesso al credito. Senza contare che il ritardo nei pagamenti della Pubblica amministrazione ricade inevitabilmente su di noi. In piazza Affari abbiamo depositato a terra 20mila caschi gialli antinfortunistici, simbolo del lavoro edile. Un grido di dolore e di rabbia, ma non di resa, che più di mille parole testimonia l’impotenza dell’intero settore».
Sfilano in piazza 400 brianzolinella giornata della collera
L'unione artigiani di Monza e Brianza tra gli organizzatori della giornata della collera in piazza Affari a Milano. Un artigiano su quattro lavora nella filiera edile, persi 14mila posti di lavoro tra Monza e Milano in soli quattro anni