Seveso– Chissà se anche il 10 luglio 1976 il cielo era azzurro punteggiato da qualche nuvola. Quella che è arrivata a tradimento poco dopo le 12,30 avrebbe condizionato per sempre un territorio e portato il nome di Seveso in tutto il mondo. Una nuvola carica di diossina fuoriuscita dall’Icmesa di Meda, a confine con Seveso appunto. Il disastro ambientale, 36 anni dopo, si ricorda al Bosco delle Querce per l’iniziativa di Legambiente, Wwf Lombardia, Rete per uno sviluppo sostenibile e Sinistra e Ambiente di Meda, con un sopralluogo al luogo della memoria minacciato dalla Pedemontana. E proprio per sottolineare questo paradosso – il tracciato dell’autostrada si sviluppa anche su terreni tra Seveso e Meda ancora oggi inquinati dalla diossina di 36 anni fa – le associazioni ecologiche e ambientaliste hanno ribadito il no all’intervento, sottolineando i rischi dell’operazione. Il prezzo pagato da 36 anni a questa parte è già stato troppo elevato.
Seveso trentasei anni dopoLa diossina fa ancora paura
Legambiente, Wwf Lombardia, Rete per uno sviluppo sostenibile, e Sinistra e Ambiente di Meda al Bosco delle Querce per ricordare la tragedia dell'Icmesa e per ribadire il no alla Pedemontana sui terreni inquinati
