Seveso, tre persone indagateper la morte di Massimino

Seveso – Tre indagati per la morte del piccolo Massimo Castello, il bimbo di sei anni morto quasi un anno fa dopo un malore alle piscine della Porada, dove si trovava per una gita con l’oratorio feriale della parrocchia San Carlo. Questo l’esito dell’inchiesta condotta dalla procura di Monza sulla tragedia, giunta a conclusione nei giorni scorsi. Le tre persone iscritte nel registro degli indagati sarebbero il responsabile della società di gestione dell’impianto natatorio, il sacerdote che accompagnava la comitiva quel giorno, e la giovane bagnina in servizio in quel momento.

La tragedia risale al tardo pomeriggio dello scorso 24 giugno, alla piscina comunale. Dopo l’ultimo tuffo, il piccolo è stato visto galleggiare inerme. Verso le quattro e dieci la bagnina lo aveva estratto dall’acqua, ma il piccolo era già in arresto cardiaco. A quel punto, era scattata immediatamente la richiesta di aiuto ai soccorsi. Sul posto si erano portate l’automedica e l’ambulanza di Seregno Soccorso. Ma il piccolo era in condizioni disperate. Massimo Castello era arrivato verso le 16.30 al pronto soccorso dell’ospedale di Desio. I medici avevano proseguito nel tentativo di rianimarlo, ma le sue condizioni si erano aggravate irrimediabilmente fino al tragico epilogo delle sei del pomeriggio, quando non c’era più battito cardiaco. Vani, purtroppo i tentativi di soccorso.

Gli inquirenti si erano messi subito al lavoro per chiarire le cause del decesso, e le eventuali responsabilità. Subito era stata esclusa la puntura di un insetto, ipotesi inizialmente formulata. Ma dopo aver raccolto gli esiti completi dell’autopsia, e degli altri accertamenti disposti dal titolare delle indagini, l’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore monzese Emma Gambardella ha stabilito che il bimbo è morto per annegamento. Il pm aveva sentito alcuni testimoni, fra cui il personale addetto al salvataggio. Tuttavia, il numero dei testi era limitato, nonostante il grosso numero di partecipanti alla gita in piscina a cui aveva preso parte la vittima. Massimo abitava assieme ai nonni al Villaggio Snia di Cesano Maderno, si era da poco iscritto all’oratorio feriale con la parrocchia San Carlo dell’Altopiano di Seveso. Aveva partecipato con entusiasmo alla gita in piscina. La tragedia era successa pochi minuti prima di lasciare l’impianto. A quanto avevano riferito i presenti, quello sarebbe dovuto essere l’ultimo tuffo della giornata, prima di tornare a casa.