Seveso – La festa tra giovanissimi sudamericani degenera in rissa e il cuore della tranquilla San Pietro si trasforma in una bolgia. Ha dell’incredibile l’episodio che si è verificato nel pomeriggio dello scorso martedì 9 febbraio all’incrocio tra le vie Adua e Giotto al primo piano del condominio davanti al supermercato “Despar”, noto per ospitare al piano terra un prestigioso negozio di profumeria e un famoso punto vendita di bomboniere. É il primo pomeriggio quando un ragazzo approfitta dell’assenza di mamma e fratello per organizzare un party tra amici. Arrivano più persone del previsto, sono per lo più minorenni tra i 14 al massimo 18 anni, ecuadoregni, peruviani, sono una trentina tra ragazzi e ragazze.
L’attrattiva della festa? Alcool, tanto alcool, fiumi di alcool tra birra e qualcosa anche di più pesante, testimoni racconteranno di aver visto un intero carrello della spesa colmo di bottiglie di vetro, tutte svuotate a evento concluso. La festa ha inizio, si balla, si scherza, ma soprattutto si beve fino a quando qualcuno fa lo spiritoso con la ragazza di un altro. I toni si accendono, si va a muso duro, da un banale spintone ci si ritrova a fare a botte. La casa è il primo ring, le bottiglie di vetro cadono a terra, insomma è un porcile e un danneggiamento unico. I ragazzi se ne vanno alla spicciolata, invitati a uscire dal giovane padrone di casa che capisce di averla fatta grossa, ma in preda ai fumi dell’alcool si addormenta sul divano e all’arrivo del fratello rischia davvero grosso. Intanto in strada i suoi amici si stanno picchiando, qualcuno arriva sul piazzale del benzinaio e finalmente verso le 15 parte la prima chiamata ai carabinieri.
Sul posto in una manciata di minuti ci sono dieci gazzelle, per una ventina di uomini tra cui il capitano della compagnia di Seregno Luigi Spenga. Arrivano anche gli agenti della polizia locale, tra cui il comandante Claudio Lattuada. Intanto i giovani scappano, qualcuno che non nota le divise si sta picchiando vicino alla stazione, i militari battono a tappeto la zona e non guardano in faccia nessuno, quattro marocchini fermi in stazione vengono controllati, sono clandestini, anche per loro è il momento di farsi un viaggetto in compagnia a Seregno. Ora la posizione dei coinvolti è ancora al vaglio dei militari, che nel tragitto via Giotto – sottopasso ciclopedonale della stazione hanno trovato anche un coltello, ma a quanto pare non sarebbe stato utilizzato nell’incredibile rissa tra giovanissimi che ha scosso San Pietro.
Cristina Marzorati