Seregno – Un malore oppure una distrazione sono le cause più probabili del sinistro stradale verificatosi sabato scorso, alle 17.25 circa, in via Nazioni Unite a Seregno, che è costato la vita a Marisa Sala.
La donna, cinquantasette anni da compiere il prossimo 4 maggio, impiegata in uno studio contabile, stava procedendo al volante della sua Nissan Micra in direzione della frazione di San Carlo, per recarsi da una parrucchiera, quando le ruote destre della vettura sono salite sul cordolo del marciapiede che delimita il bordo della carreggiata. L’automobile è quindi sbandata verso sinistra, invadendo la corsia di marcia opposta, dove stava sopraggiungendo la Mercedes Classe A condotta da C.V., ventisettenne residente a Meda. Inevitabile è stato lo scontro frontale tra le macchine delle due donne: ad avere la peggio è stata appunto Marisa Sala, che ha probabilmente sbattuto la fronte contro il montante sinistro della sua vettura, riportando un gravissimo trauma cranico.
Immediatamente soccorsa dagli operatori del 118, cui le sue condizioni sono parse subito disperate, Sala è stata quindi trasportata in elicottero all’ospedale Sant’Anna di Como, dove ieri mattina è spirata.
Il corpo seregnese della Polizia locale ha inoltrato un?informativa in proposito alla Procura della Repubblica di Monza, anche se ora sarà la magistratura comasca a dover disporre l’eventuale autopsia ed a decidere la data di riconsegna della salma ai parenti.
Separata e madre di una figlia, Marisa Sala viveva a Seregno, in via Beato Angelico 2. Chi l’ha conosciuta, in primis il comandante del corpo seregnese della Polizia locale Damiano Vernò, la ricorda come una persona gioviale e vivace, con una grande voglia di vivere.
Paolo Colzani