Seregno: per piazza Risorgimentoun altro rischio di stop ai lavori

Seregno - Ennesimo capitolo nell'interminabile storia della riqualificazione della piazza Risorgimento. Problemi di pagamenti e di rapporti tra imprese rischiano di far fermare i lavori quando ormai la loro conclusione sembrava prossima. Il cantiere è fermo da una quindicina di giorni.
Seregno: per piazza Risorgimentoun altro rischio di stop ai lavori

Seregno – Ennesimo capitolo nell’interminabile storia della riqualificazione della piazza Risorgimento. Quando ormai la sua conclusione sembrava prossima, si è profilata all’orizzonte una novità che rischia di allungare i tempi di chiusura del cantiere, di fatto abbandonato da una quindicina di giorni da parte delle maestranze.
Per cercare di sbloccare in positivo la situazione il sindaco Giacinto Mariani ha incontrato all’inizio della settimana i rappresentanti del Consorzio Emiliano Romagnolo di Bologna, detentore dell’appalto, e quelli della Scarl La Sorgente di Mandredonia, incaricata dell’esecuzione. Alla fine del faccia a faccia il sindaco si è limitato a sottolineare la sua volontà di tagliare al più presto il traguardo, «anche perché ormai basterebbero un paio di settimane di lavoro per la parte fuori terra e due mesi per quella interrata». Due sono i profili di problematicità emersi: il primo riguarda l’impossibilità del Comune di Seregno, alla luce dei vincoli imposti dal patto di stabilità, di pagare il dovuto alle scadenze previste, nonostante l’opera sia stata finanziata addirittura dalla seconda amministrazione guidata da Gigi Perego; l’altro e forse più grave inerisce il pessimo momento vissuto dalla Scarl La Sorgente di Manfredonia, evidenziatosi non solo in città, ma anche altrove. In un secondo momento saranno affrontate invece le nuove riserve milionarie avanzate dall’appaltatore.
P.Col.