Seregno – “Con i tuoi amati colombi sei volato in cielo e hai raggiunto il tuo adorato Paolo”: con queste parole nell’epigrafe la famiglia ha annunciato la fine della vita terrena, dopo un breve periodo di malattia, di Luigi Cesana, 72 anni, nato a Seregno il 24 febbraio 1937. Ha chiuso gli occhi martedì 8 dicembre, alle 9, nel reparto di Ematologia del San Gerardo di Monza. Ha lasciato nel dolore la cara moglie Isa e la figlia Sabrina con Giovanni, Gregorio e Lodovico. La liturgia della sepoltura è stata celebrata giovedì 10, alle 14, nella chiesa di Santa Valeria, alla presenza di una folla immensa.
Luigi Cesana è stato un imprenditore dalle idee innovative nel settore del mobile e dell’arredamento. Un precursore dei tempi attuali, un caposcuola. Sua l’idea di fondare nel 1975 la grande esposizione “Area International”, al confine con Carate Brianza, ma con un concetto diverso dal tradizionale. Un evento che ha fatto scuola in tutta la Brianza e non solo. Sua la prima esposizione che coniugava il modo di arredare con il design, tanto da assicurarsi le migliori firme di stilisti del mobile. All’Area International sono passati i personaggi più noti del mondo dello spettacolo, della cultura, della politica e imprenditoriale, sia a livello nazionale che internazionale. Nel 1991 era stato nominato cavaliere della Repubblica.
Era un uomo deciso, determinato, un trascinatore. Dal carattere sempre allegro, sapeva diffondere buon umore specie coi suoi collaboratori che lo chiamavano “leone”, proprio per il suo spirito indomito. Ma è stato anche un uomo di grande coraggio. E lo ha dimostrato nel 1982, quando si recò in Calabria, a Platì, in una zona impervia, con una borsa piena di danaro per riportare a casa il fratello Giovanni che era stato rapito un mese prima. Di fronte si trovò un plotone di venti persone col mitra spianato. Il suo sangue freddo e la sua generosità fecero sì che tutto filasse liscio per poter riabbracciare il fratello.
Luigi Cesana aveva il senso della famiglia, un valore che ha perseguito sino all’ultimo per tenere legati il più possibile tutti gli affetti più cari che aveva. La sua grande passione erano i colombi, di cui era un grande esperto. Ha vinto anche un’Olimpiade in Germania. Ha fondato l’“Italian champion groupe”, un sodalizio che ha fatto conoscere i colombi italiani in tutto il mondo.
La sua vita è stata una continua ascesa. Dopo essere stato tappezziere con il papà Paolino, assieme ai fratelli Giovanni e Luciano dalla bottega di via Garibaldi si era trasferito nello stabile di via Cristoforo Colombo, iniziando negli anni Sessanta a commerciare in mobili. Dopo un primo incendio dello stabile negli anni Settanta aveva deciso di far sorgere “Area International” e nell’89 era stato seguito dai fratelli che aveva collocato accanto all’Area International con un’altra esposizione di mobili.
Paolo Volonterio