Seregno – Esasperato da una situazione che si protrae ormai da troppo tempo e che vede l’amministrazione comunale in veste di interlocutrice sorda alle lamentele, un gruppo di residenti in zona Crocione ha imbracciato scope e ramazze e ha inscenato una protesta nel parco alle spalle dei palazzoni dell’Aler, additato a simbolo di trascuratezza e degrado. «Si tratta solo di una dimostrazione – ha spiegato Pierluigi Valaderio – perché una pulizia vera e propria comporterebbe anche più problemi di quelli con cui già ci dobbiamo confrontare. Un esempio possono essere le piante da potare: noi siamo disponibili a sobbarcarci questa incombenza, ma dello smaltimento dello sfalcio chi si dovrebbe occupare a intervento terminato?». Un semplice giro nei viottoli ciclopedonali che caratterizzano l’area verde ha successivamente permesso agli intervenuti di realizzare pienamente la situazione: tra le urgenze cui porre rimedio, l’acqua stagnante nel piazzale che si apre in fondo alla via Marzabotto, a fianco del campo di calcio, nonché l’abbandono di rifiuti un po’ ovunque, tra cui una bicicletta che pure non sembra irrecuperabile, e alcune piante crollate al suolo mercoledì a causa del vento, circostanza che è stata ricondotta comunque a una pessima manutenzione. «Ci sembra perfettamente inutile – si è accodato Erminio Consonni – che l’amministrazione comunale progetti parchi e poi non sia in grado di mantenerli in buone condizioni. Oggi siamo qui, ma lo stesso discorso vale per le altre zone verdi che si trovano nel bacino d’utenza di Sant’Ambrogio e del Crocione». La preoccupazione va tuttavia ben oltre le lamentele già segnalate. «Soprattutto nei fine settimana – hanno raccontato i presenti in coro – arrivano extracomunitari in automobile, che rimangono anche di notte e si fanno notare per la musica a volume altissimo che diffondono. Abbiamo provato in più occasioni a rivolgerci per questo motivo alla Polizia locale, ma di risultati concreti non se ne sono visti». Hanno completato un quadro dell’insieme ben poco lusinghiero la segnalazione della presenza di topi e bisce che fuoriescono dal verde incustodito (una biscia fu pure recuperata e portata in bottiglia alla centrale operativa della Polizia locale di via Umberto I) e l’ennesimo abbattimento della recinzione che delimita il cantiere dei nuovi spogliatoi del terreno di gioco calcistico, ricondotto a un atto di vandalismo e non alle folate di vento di mercoledì.
P.Col.
Seregno, al parco del Crocionela protesta della ramazza
