Senago, poltrona per quattroSfida su viabilità e quartieri

Senago, poltrona per quattroSfida su viabilità e quartieri

Senago – Quasi duecento persone hanno seguito il confronto tra Enrico Chiesa, sostenuto da Senago Democratica, Insieme per Senago, Italia dei Valori, Comunisti italiani e Rifondazione comunista, Riccardo Pase, candidato Lega Nord e Alleanza per Senago, Gianfranco Pepe, Partito democratico, Franca Rossetti appoggiata da La Farfalla, PdL e Udc promosso da "Il Cittadino". Diversi i temi su cui i quattro si sono confrontati: primo fra tutti i servizi alla persona, in una situazione finanziaria poco favorevole.

SERVIZI – «Credo – ha affermato Rossetti – nella capacità imprenditoriale dell’ente pubblico; dovremo inoltre contenere le spese, con la gestione sovracomunale di diversi servizi». Mettere in rete i servizi del territorio è la parola d’ordine per Pepe: «Razionalizzare la spesa attraverso convenzioni è preferibile a creare servizi generalisti, che non vanno incontro ai bisogni dei cittadini». Di tagli agli sprechi ha parlato Pase, riferendosi all’istituzione biblioteca e al nuovo servizio di trasporto urbano: «Bisognerà inoltre reperire più fondi dai costruttori, superando la logica del forti coi deboli e deboli coi forti». Agli anni di mandato ha guardato Chiesa: «Abbiamo già ampliato di un milione di euro i servizi alla persona, senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini».

QUARTIERI – Altro argomento caldo le aree periferiche. «Bisogna superare la dicotomia centro-quartieri», ha affermato Pepe, illustrando progetti su Papa Giovanni, Mascagni, Castelletto, Gaggiolo, Traversagna e zona Farini-Petrarca. «I quartieri – ha aggiunto Pase – non hanno mai avuto dignità: buche nelle strade, cartelli divelti, tratti dispersi di ciclabile; ci faremo portatori di una sensibilità diversa». La discussione si è concentrata poi su cava Mascheroni a Castelletto: se Pepe ha proposto un riutilizzo a verde ma anche residenziale, Chiesa ha giudicato «fantasiosi» questi progetti, dati gli attuali vincoli regionali sull’area («non prendiamo in giro i cittadini», ha affermato esplicitamente). Rossetti ha d’altro canto ricordato che il Comune può rendersi protagonista di atti di salvaguardia delle condizioni ambientali.

TANGENZIALI – A infiammare il dibattito sono state le tangenziali: la Sud, cui manca il terzo lotto, e la Nord, rimasta ancora sulla carta. «Si tratta – ha affermato Chiesa – di un tema di importanza strategica: per la Sud, ci è mancato solo il tempo di siglare l’accordo; riguardo la nord, la Provincia non la ritiene più necessaria». Di parere diverso Pase: «Si discute oggi una variante per la Sud: non ci si poteva pensare prima? Il pericolo è che nell’allargamento della piazza a Papa Giovanni si costruiscano ancora case». Sulla lungaggine pone l’accento Rossetti: «Nel ’96 si stipulò la prima convenzione per la Sud, per 3 miliardi e 600 milioni: se si fosse dato seguito all’opera, oggi la inaugureremmo». Riguardo la tangenziale Nord, Pepe ha parlato di un progetto diverso dall’attuale: «Un tracciato unico, da realizzarsi in blocco e non per lotti funzionali».
Samuele Benelle