Monza – L’appuntamento con la Superbike a Monza non si smentisce mai. Le emozioni a fior di pelle non tardano a venire pochi secondi dopo il via, quando un incidente alla staccata della prima variante, quindi poche decine di metri dalla partenza, obbliga la direzione di gara a sventolare la bandiera rossa e a fermare la corsa. Makoto Tamada, scivola sull’erba con la sua Kawasaki rompendosi il polso destro, e nella stessa caduta rimangono coinvolti anche Max Neukirchner, Brandon Roberts, Tommy Hill e Troy Corser. Mentre gli ultimi due possono rimettersi in schieramento per la ripartenza, peggio va agli altri: Neukirchner riporta la rottura del femore destro, del perone e la lussazione del piede destro, mentre Roberts, dopo il timore di fratture diffuse, rimedia solo una brutta botta senza conseguenze.
Gara 1 – La griglia si ricompone con un’ora di ritardo, ma gara 1 regala ancora molte intense emozioni. La battaglia per il podio è subito serrata tra i favoriti che anche nel warm up della mattina avevano mostrato un passo molto veloce: i due ducatisti Michel Fabrizio e Noriyuki Haga, attuale leader del mondiale, ingaggiano una feroce battaglia per contendersi il primato finendo per agevolare il texano della Yamaha soprattutto negli ultimi giri: poche centinaia di metri che sembrano incoronare Spies re di Monza . Quando i giochi sembrano ormai fatti e l’americano pensa di aver ipotecato la vittoria la sua R1 lo tradisce lasciandolo a secco a metà delal parabolica. L’orizzonte del traguardo si libera per uno scatenato Fabrizio e per Haga che consolida così la sua posizione in classifica. Sul terzo gradino del podio sale Ryuki Kionari su Honda, per una penalità di 20 secondi inflitta a Max Biaggi, transitato sotto la bandiera a scacchi alle spalle delle Ducati.
Gara 2 – In gara due con partenza a griglia invertita per le prime otto posizioni Spies si prende la rivincita su tutti e dà vita a una corsa in solitaria che lo porta dritto sul podio e a 54 punti dal leader del mondiale Haga, al quale la parabolica gioca un brutto scherzo: un ko a imitazione dei quello di Corser che in gara due non prende neppure il via causa distruzione di tutte e due le Bmw a disposizione. Dietro il texano della Yamaha è bagarre pura ancora tra Michel Fabrizio e Ryuki Kiyonari. Ma il romano in questo quinto round di stagione vuole il massimo e lo ottiene. Il bottino per lui è di 20 punti in gara due, oltre a un balzo in classifica generale a 125 punti, a solo 21 lunghezze da Spies. In netta progressione la RSV4 di Biaggi che conferma il record di velocità raggiunta a Monza: 325 chilometri orari.
Sabrina Arosio