Arcore – La villa restaurata ospiterà ricercatori incaricati di studiare ambiente e territorio, proponendo soluzioni per il suo mantenimento e l’incremento di attività turistiche sostenibili. Vi saranno un archivio e una biblioteca tematica con spazi di consultazione. Oltre ai convegni sull’ambiente e a corsi l’edificio potrà ospitare mostre itineranti e piccole fiere.
Non da ultimo, la villa diventerà anche "museo di se stessa" grazie al suo singolare stato di conservazione, attirando studiosi di architettura e storia. Massimo Carmassi ha definito lo stato attuale della villa come «una capsula del tempo, che ha conservato il sapore antico gli interni, seppur ammalorati, come quando sono stati venduti trent’anni fa». La parte più suggestiva del primo lotto è il vano scala monumentale. Lo scalone è realizzato con una rampa continua a sbalzo che dal piano terra raggiunge il primo.
La struttura sottile è probabilmente in ferro e rivestita nella parte inferiore da una più leggera decorata a stucco. I gradini rivestiti in legno forse hanno una struttura in lastre sottili di pietra. La balaustra, che segue senza interruzioni l’andamento sinuoso della rampa, è in ferro battuto e rifinita con un prezioso marcapiano in legno modanato e montanti scolpiti elegantemente. La volta "a ciel di carrozza" che copre il vano scala è decorata mentre la pareti, stondate sui quattro angoli, oggi presentano solo grandi riquadri, ma forse hanno decorazioni nascoste.
Arianna Pinton