Monza – Rintracciato in Inghilterra il “Ritratto di Cristo”, dipinto attribuito a Daniele Crespi (1597-1630), rubato nella notte tra il 16 e 17 gennaio 1989 in un’abitazione privata di Castiglione Olona, dove era custodito, tra altri oggetti d’arte di pregevole valore.
Nel novembre del 2011, i carabinieri del comando Tutela patrimonio culturale di Roma e quelli del competente nucleo di Monza, a seguito di accertamenti telematici su sito specializzato (che censisce risultati d’asta di tutto il mondo), hanno accertato che il quadro era stato posto in vendita nel 2004 in una seduta tenutasi presso la nota casa d’aste “Sotheby’s” di Londra, la quale risulta comunque estranea alla vicenda.
Le foto estrapolate dal sito hanno permesso agli eredi legittimi di riconoscere, senza ombra di dubbio, il dipinto appartenuto al loro defunto padre, come oggetto del furto. L’opera, sebbene mai dichiarata dalla competente soprintendenza quale “bene di interesse culturale” stato riconosciuto dalla stessa come di “autore noto” con riserva di esprimere una valutazione nel senso una volta avuto a disposizione il dipinto. In ogni caso, non risulta che il bene sia stato mai presentato presso gli uffici competenti per ottenere una licenza di esportazione, pertanto plausibile ipotizzare un suo ingresso clandestino nel Regno Unito.
In quest’ottica, stato richiesto dal Pubblico Ministero di Varese, Massimo Politi, attraverso una rogatoria internazionale, di far rientrare in Italia il “ritratto di Cristo” del Crespi, le cui opere, tra l’altro, sono esposte nei principali musei di tutto il mondo. Le ipotesi di reato formulate dalla Procura varesina, diretta da Maurizio Grigo, quella di “ricettazione” e “riciclaggio” (reati non ancora prescritti secondo la legge italiana), nonch di furto e esportazione illecita di opera d’arte (reati ormai prescritti secondo la legislazione italiana).
La richiesta si fonda anche sulla Convenzione europea di assistenza giudiziaria (Ceag) in materia penale, diretta alle autorit britanniche, al fine di recuperare il bene, sottoporlo a sequestro e acquisire tutta la documentazione necessaria a individuare gli autori dei suddetti reati. Una volta avuto il via libera da parte dell’autorit giudiziaria inglese, i carabinieri sono pronti a volare nel paese anglosassone per riportare a casa il prezioso dipinto e restituirlo ai legittimi proprietari.