Monza – La locandina, con i tasti neri e i tasti bianchi in primo piano, è già appesa in un migliaio di conservatori. Il bando è online, la macchina organizzativa in funzione da tempo e ormai a pieno regime e il Rina Sala Gallo pronto per la sua ventiduesima edizione. Con una novità: da quest’anno il concorso internazionale monzese è a cura di un comitato promosso dall’associazione musicale omonima e dal comune di Monza. E allargato a diverse realtà del territorio; nell’ordine: gli Amici dei musei di Monza, la Promonza-Iat, il Cenacolo dei poeti e artisti di Monza e Brianza, Confindustria, Fondazione della comunità di Monza e Brianza onlus, i tre Rotary club cittadini e l’Università popolare.
Il cambiamento serve a garantire continuità e a stimolare partecipazione e nuove risorse. Così ha spiegato l’assessore alla cultura, Alfonso di Lio: «Con la Biennale d’arte, ogni anno, ad anni alterni, la città propone un concorso artistico e uno di musica classica, sempre con attori giovani e provenienti da tutto il mondo. Mi auguro anche un logo comune che unisca due rassegne che hanno le nuove generazioni per protagoniste e sono espressione a tutti gli effetti del meglio della città. Il comune interviene per dare continuità e solidità all’iniziativa, lasciando la gestione a chi da sempre se n’è occupato e favorendo il coinvolgimento di enti e associazioni».
Presidente dell’associazione Rina Sala Gallo è dal 2010 Silvio Usellini, sua vice Alessandra Garbagnati Colombo. La prima edizione del concorso è datata 1947 e a organizzarla fu proprio Rina Sala Gallo, concertista di fama e talento e fondatrice a Monza di una scuola di pianoforte. Seguirono altre due, nel 1949 e nel 1967; poi dal 1970 il concorso divenne biennale e dal 2009 è membro della Federazione mondiale dei concorsi internazionali di musica, un riconoscimento prestigioso e assai difficile da ottenere, se si pensa che in Italia solo altri tre concorsi sono stati ammessi.
Il programma artistico è ormai quello consolidato e ad accompagnare i musicisti ci sarà quest’anno per la prima volta l’orchestra Verdi di Milano. «Non si tratta di una gara – chiarisce il presidente Silvio Usellini – il premio va a un talento particolare, non al migliore tra i candidati». In pratica, si cerca l’eccellenza. Il concorso è anche su Facebook, per parlare ai giovani con il loro linguaggio. Una selezione rigida, a settembre sceglierà tra i candidati i dodici, poi sei, infine tre finalisti. Il tutto nella cornice del Teatro Manzoni (con entrata libera); la domenica il concerto dei vincitori aperto alla città. «Da due edizioni – aggiunge Usellini – è stato inserito il premio del pubblico, che finora è stato concorde con il giudizio della giuria».
Letizia Rossi