Giussano– Il Tar dà ragione ancora una volta ai musulmani. L’ordinanza con cui il Comune ordinava la cessazione dell’attività di culto e il ripristino dei luoghi è stata annullata. In via Cavour gli islamici possono pregare. Il Tribunale amministrativo ha infatti recepito le istanze dei proprietari dei locali e del centro culturale islamico Daawa contro il provvedimento emesso nell’ ottobre del 2011, con il quale il Comune aveva ordinato il ripristino dello stato originario dei luoghi e della destinazione d’uso originaria e di sospendere l’esercizio dell’attività di culto e di preghiera, in quanto incompatibili con la destinazione d’uso originaria dei luoghi, con le previsioni del piano di governo del territorio. Per il Tar l’atto del Comune è viziato dal momento che «non tiene conto dei fatti sopravvenuti al 22 luglio 2010, data di adozione dell’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi». Già nel marzo 2012 il Tar aveva ribaltato per la seconda volta le decisioni sulla sede dell’associazione culturale islamica Daawa. La sentenza aveva accolto l’istanza cautelare proposta dall’associazione islamica contro l’ordinanza di ripristino della destinazione d’uso dei locali emessa dal Comune di Giussano. Il Consiglio di Stato, nel contenzioso che si era chiuso l’ estate precedente, aveva ritenuto che il centro culturale di via Cavour altro non fosse che una moschea. Per questo l’amministrazione comunale, anche in quel caso, aveva richiesto ai membri dell’associazione il ripristino dello stato dei luoghi e la cessazione dell’attività di culto. Nel frattempo al civico 85 è da agosto 2012 che i musulmani non si ritrovano più.
Federica Vernò
«Riaprite la moschea di Giussano»Il Comune perde il round al Tar
La decisione del Tribunale amministrativo nella querelle che dura da un paio di anni sul centro culturale islamico Daawa destinato anche al culto