Seveso – Il piano parcheggi approda in consiglio comunale martedì 16 novembre. Ci arriva attraverso una mozione che ha forti implicazioni politiche dato che, oltre a Marzio Marzorati, della “Lista civica per Seveso”, gli altri firmatari della mozione sono i consiglieri del Pdl Marco Mastrandrea, Federico Houeis e Paolo Sala. La maggioranza che ancora sostiene la giunta Donati non potrà permettersi defezioni, nessuno potrà essere assente, eventuali raffreddori dovranno essere banditi, e questo per poter avere il numero sufficiente di consiglieri con cui respingere la tanto temuta mozione. Mozione con la quale viene espressamente chiesta la revoca della delibera di giunta dell’agosto scorso con cui l’amministrazione aveva approvato il contestato Piano.
Il conto dei membri, a consiglio comunale completo, è presto fatto: undici contro dieci, una maggioranza risicata dove il voto del primo cittadino risulta determinante. Ma se anche questa volta la maggioranza dovesse riuscire a serrare i ranghi e a bocciare un documento così insidioso, la prima seduta di un consiglio comunale che durerà tre giorni non sarà certo una passeggiata. Sono attese, infatti, le proteste dei cittadini che mercoledì 10 novembre si sono riuniti intorno a Laura Familiari, portavoce del Comitato di pendolari che ha dato vita anche al gruppo di facebook, “Sos parcheggio Laforet”. Si tratta di quegli stessi cittadini decisi a manifestare il loro stato d’animo. Il tam tam, sulla piazza mediatica del social network è partito all’indomani della riunione tenutasi all’Altopiano di Seveso.
«La nostra presenza in aula sarà in qualità di uditori, ma nessuno ci vieta di tenere alzate le nostre tessere e i polli spennati». Polli di plastica che saranno portati in sala consiliare e che dovrebbero rappresentare i pendolari che contro il Piano parcheggi hanno più volte fatto sentire il loro umore inviando persino una lunga missiva al sindaco Donati. Ma per tornare alla mozione in discussione, Marzorati, Mastrandrea, Houeis e Sala, sono stati precisi nell’elencare le ragioni per cui hanno chiesto la revoca della delibera 120. I riferimenti sono all’associazione commercianti che «ha pubblicamente manifestato la contrarietà all’attuale Piano parcheggi»; alla raccolta di firme promossa da una costola del Pdl che è quella della Giovane Italia di Seveso; fino a presentare un prospetto delle aree di sosta a pagamento previsti nei comuni limitrofi. Soste che, fatte le dovuto proporzioni, sono numericamente molto inferiori alle 600 strisce blu predisposte da Seveso.
Ivan Bavuso