Regione, Maroni per le primarieIntanto c’è un nuovo indagato

Se Roberto Formigoni annuncia le elezioni a dicembre, Roberto Maroni insiste sulle votazioni ad aprile in contemporanea con le politiche. E si prepara alle primarie di coalizione. Intanto gli indagati salgono a quindici.
In Brianza vincono Maroni e il PdPreferenze, 5.000 per Sala (Pdl)

Monza – Se Roberto Formigoni annuncia le elezioni a dicembre, Roberto Maroni insiste sulle votazioni ad aprile in contemporanea con le politiche. Continua dunque il braccio di ferro sulla Regione Lombardia, che nel frattempo ha visto salire a quindici il numero degli indagati su ottanta eletti in consiglio: dopo Zambetti accusato di aver comprato voti dalla ‘ndrangheta, è toccato all’assessore all’Ambiente Marcello Raimondi accusato di corruzione con altri due esponenti della Compagnia delle opere per una discarica di amianto in provincia di Cremona. La Lega intanto si prepara alle primarie di coalizione per scegliere il suo candidato.

«Noi ci stiamo a proseguire questa esperienza fino alle prossime elezioni. Abbiamo proposto di votare insieme per le Politiche e per le Regionali, aspettare due mesi e risparmiare 50 milioni di euro sarebbe una decisione saggia, fino a quella data siamo nella maggioranza e sosteniamo l’azione della Giunta – ha detto il segretario del Carroccio su Radio2 – Noi non abbiamo fatto cadere nessuno. Aspettiamo le nostre primarie, che si terranno nei gazebo sabato e domenica prossima. Chi verrà a firmare per le nostre proposte di legge in un’altra scheda indicherà chi preferisce come successore di Formigoni, lunedì sapremo il candidato leghista. Successivamente le primarie di coalizione possono essere una buona soluzione. La Lombardia si è autorottamata con gli scandali. C’è stato persino un assesore arrestato per contiguità con la ‘ndrangheta. Questo per noi rende impossibile continuare questa esperienza: la Lega è al governo della Regione Lombardia dal 2000, si è governato bene ma si è chiuso un ciclo».