Monza – I monzesi non ci stanno al regolamento comunale dei pubblici esercizi che impone la chiusura dei locali alla una. Sui social network di internet la protesta dei cittadini ha assunto una forma concreta: il gruppo fondato su Facebook «Io non sono un problema- Movimento giovani monzesi» ha già raggruppato quasi 2.100 adesioni. All’interno di questo gruppo i giovani monzesi esprimono il disappunto nei confronti di questo provvedimento. Intanto le prime multe sono già fioccate per i locali inadempienti: venerdì scorso quattro locali (2 in via Raiberti e 2 in via Bergamo) sono stati multati (308 euro) dalla Polizia Municipale per non aver rispettato gli orari di chiusura.
«Il movimento “Io non sono un problema? è nato per contestare la decisione anti-economica e bigotta presa dal Comune di Monza di chiudere i locali alla una di tutti i giorni della settimana, week-end compreso- si legge nella presentazione del gruppo su Facebook – questo movimento vuole contestare la decisione e fare capire che si possono trovare soluzioni alternative a questo gravissimo problema della tranquillità minata da noi giovani monzesi, che il più delle volte siamo visti come un problema e non come una risorsa di questa, anche nostra, città. Iscrivetevi, commentate, criticate e vediamo cosa succede».
Nella bacheca di Facebook i giovani monzesi esprimono le loro opinioni in merito e si chiama in causa anche l’assessore alle Politiche giovanili, Martina Sassoli: «Ma a Monza c’è anche un assessore più che ventenne, o sbaglio? Che dice?», scrive Gaetano.
«Se questa ordinanza andasse nella direzione della risoluzione almeno parziale di tali questioni, io e molti altri qui iscritti potremmo essere fra i sostenitori di essa- dichiara Michele – il discorso fondamentale che si dovrebbe portare avanti insieme è che, indipendentemente dalla condivisione o meno di questi temi, cosa che dipende molto da una appartenenza politica, la chiusura dei locali alla una non sta in piedi perchè non porta al conseguimento degli obiettivi prefissi». All’interno del gruppo non si escludono possibili future iniziative di protesta per contestare questo provvedimento, come l?organizzazione di iniziative come i bottellon (giovani che si ritrovano in gruppi numerosi per bere all’aperto, in strada e in piazza, ballare e chiaccherare).
La Polizia locale, dopo aver effettuato dei controlli e comminato multe a quattro locali (tra i più frequentati della città), dice che sono previsti altri controlli in questo senso: «Se saranno recidivi faremo rapporto alla polizia amministrativa con tutte le conseguenze del caso», dichiarano dalla Annonaria.
Andrea Trentini