Prodotto «al fresco» è più buonoDesio: gelato dal carcere di Opera

Prodotto «al fresco» è più buonoDesio: gelato dal carcere di Opera

Desio – Non è un gelato qualunque quello che si può gustare alla gelateria “Paradice” di via XXV aprile (angolo via Lampugnani) aperta da poche settimane. Coni, coppette, semifreddi, granite arrivano dal carcere di Opera. Il negozio fa parte della catena “Aiscrim-Prigionieri del Gusto”: è uno degli 8 punti vendita di prodotti realizzati in un laboratorio artigianale, all’interno del carcere milanese.

L’idea è venuta a Cosimo Sabetta, alla moglie Margherita Labarile e al figlio Giovanni Sabetta, 19 anni, titolare della gelateria, che si trova a pochi passi dalla biblioteca civica e dal parco comunale. “Abbiamo conosciuto l’anno scorso il primo negozio della catena, aperto a Sovico – spiega Margherita Labarile – e abbiamo deciso di provare questa avventura, che ha un doppio aspetto positivo: abbiamo prodotti di ottima qualità e nello stesso tempo aderiamo ad un progetto di lavoro socialmente utile”.

Fragola, cioccolato, fiordilatte, nocciola, tiramisù. Al bancone non mancano i gusti più classici. Ma anche altri più ricercati, come cioccolato fondente, pompelmo rosa o kinder, molto apprezzati dai numerosi clienti che arrivano in gelateria in queste prime settimane di apertura. “Per fortuna, l’attività sta andando bene, anche grazie alla posizione strategica del negozio, ben visibile e vicino alla biblioteca, a pochi passi dalla stazione. Tanti clienti, inoltre, ci riconoscono, perchè qualche settimana fa anche il Tg1 ha parlato di questo pogetto” dicono i gelatai, soddisfatti.

Oltre al gelato, il negozio propone anche un prodotto nuovo: i “fruttini”. Assomigliano ai ghiaccioli, ma hanno un alto contenuto di frutta. In pratica,frutta fresca frullata e congelata sullo stecco. “Sembra di mangiare direttamente il frutto: kiwi, fragola, limone”. E i prezzi? “Sono contenuti” dicono i negozianti. Un fruttino costa un euro. I coni e le coppette vanno da un euro a 2.50 euro. “I prodotti sono di qualità: il latte arriva dagli allevamenti italiani selezionati, la frutta fresca direttamente dagli allevatori” precisano i negozianti.

Il laboratorio artiganale del carcere di Opera è aperto dal 2008, grazie ad una convenzione tra Ministero della Giustizia e l’azienda privata “Jobinside srl”, costituita da un gruppo di persone che lavorano nel carcere già dal 2001. La linea di prodotti “Asicrim” si è presto consolidata in una società vera e propria . I detenuti al lavoro sono circa una ventina, guidati da 2 maestri gelatieri esterni.

“Il marchio Aiscrim – spiegano i gelatai – è sottoposto a rigidi controlli delle procedure e delle lavorazioni”. La famiglia Sabetta è alla sua prima esperienza in questo settore. “E’ il modo giusto per iniziare. Siamo in franchising e questo ci permette di non cominciare da zero. E poi, siamo contenti di dare una possibilità ai detenuti, che imparano un lavoro”. Il negozio rimarrà aperto anche per tutto il mese di agosto.
P.F.