Vimercate – Il refrain si ripete. Dall’assessorato ai Lavori pubblici fino a quello più espressamente dedicato alla sicurezza. Non s’intende militarizzare Vimercate, certo, ma l’esigenza di presidiare più fortemente alcune zone, anche con l’ausilio di telecamere, torna alla ribalta.
A cominciare da quella mappa dei luoghi sensibili di disordini e degrado compilata ormai un paio d’anni fa dalla polizia locale. Dopo gli ultimi episodi di vandalismo occorsi all’isola ecologica, con il tentativo di dare fuoco agli uffici dei volontari, e le segnalazioni di continue intrusioni nella piattaforma e di furti più o meno importanti, l’assessore ai lavori pubblici Guido Fumagalli spiegava che il tema è all’ordine del giorno anche per casi analoghi occorsi in alcuni edifici comunali, ad esempio quando un idrante venne lasciato aperto in una palestra, o ancora nei cimiteri, dove spesso e volentieri viene asportato rame, ma anche piantine e fiori lasciati in memoria accanto al caro estinto. ”Il tema della videosorveglianza è certamente da rivalutare, vedremo quanto si riuscirà a fare con il bilancio del prossimo anno”, ha considerato l’assessore alla Polizia locale e sicurezza Angelo Villa.
Intanto, il finanziamento regionale di 96mila euro conquistato lo scorso anno, con palazzo Trotti capofila di un progetto che ha riunito oltre una ventina di Comuni, e stanziato a bilancio per le telecamere, non lo si è potuto spendere perché il patto di stabilità ha ingessato anche questa partita. Il risultato è che questo denaro oggi non è più a disposizione. L’amministrazione ha dovuto recedere dal bando e queste risorse sono state ripartite tra gli altri Comuni che hanno preso parte al progetto. Se di ‘occhio elettronico’ si tornerà a parlare sarà dunque solo se le strette pieghe del bilancio cittadino lo permetteranno, ipotesi che oggi appare alquanto complicata.
Nel frattempo resta la mappa delle criticità stilata dal comando di piazzale Marconi, con alcuni interventi di potenziamento dell’illuminazione pubblica già realizzati per aumentare la sicurezza. In molti casi questi spazi sono adottati in modo spontaneo dai ragazzi per riunirsi soprattutto la sera e per trascorrere qualche ora in compagnia. Con lo strascico di lamentele del vicinato per gli schiamazzi, spesso a notte inoltrata, per le scritte lasciate sui muri, per la sporcizia disseminata nei posteggi e lungo le strade. In un frangente ben preciso, quello di piazzale Marconi, dal disturbo della quiete pubblica si è trasceso in qualche occasione a problematiche di ordine pubblico, come liti, pestaggi, accoltellamenti e interventi delle forze dell’ordine. Oltre a piazzale Marconi, i luoghi in questione sono: piazzale Martiri Vimercatesi, via Galbussera, nella zona antistante l’ingresso di parco Sottocasa, il posteggio di via Terraggio Molgora, il posteggio antistante il parco di via De Gasperi a Oreno e sempre nella frazione il parcheggio di via Tagliamento, a Ruginello la zona vicina al parco pubblico di via don Lualdi, a Velasca lo spazio vicino al centro civico, all’oratorio e al parco di via De Amicis.
Gli interventi già realizzati dall’amministrazione, con il potenziamento dell’illuminazione per scoraggiare comportamenti non consoni e per aumentare in generale la sicurezza reale e percepita, sono quelli di piazzale Marconi, nella zona della pensilina della stazione degli autobus, l’ingresso delle elementari don Milani (via Mascagni) e delle Filiberto (piazzale Martiri Vimercatesi), e il parco di via del Amicis a Velasca.
Anna Prada