Monza – Rosario Perri e i suoi rapporti con i presunti membri della locale della ‘ndrangheta di Desio, finiti in carcere nell’ambito dell’inchiesta Infinito e la testimonianza di Gabriele Pirola, titolare dell’omonimo concessionario d’auto.
Nuova udienza del processo all’ex assessore provinciale ed ex capo dell’ufficio tecnico desiano, imputato insieme a Massimo Ponzoni e Antonino Brambilla per un giro di tangenti sui Pgt di Desio e Giussano. Mercoledì mattina in Tribunale la testimonianza del maresciallo Giovanni Azzaro del nucleo operativo della compagnia dei carabinieri di Desio, che ha mostrato al giudice le fotografie trovate e sequestrate a casa di Annuziato Moscato, presunto leader della locale desiana, in carcere dopo il maxi blitz del luglio 2010.
Una ventina di fotografie che ritraggono i fratelli Annunziato e Natale Moscato insieme a Perri, in vacanza. “Conosco i Moscato – ha riferito Perri, intervenuto in aula, a fianco del suo avvocato Raffale Della Valle, per una dichiarazione spontanea – perchè Natale è stato consigliere comunale e assessore. Le fotografie si riferiscono ad un viaggio a Los Angeles. Ero stato invitato da un amico comune, Anselmo Citterio, in occasione della laurea di sua figlia. Era il 2003 o il 2004, se non ricordo male. Con noi c’erano anche i fratelli Moscato, anche loro inviati da Citterio. Il viaggio l’ho pagato con i miei soldi, senza problemi. Le immagini sono state scattate a Los Angeles e sulle coste della California”.
Nel corso della sua deposizione, il testimone ha anche riferito di un incontro avvenuto il 6 maggio 2009 al bar di via Ferravilla a Desio, il “bar della Enza”, tra Perri, Natale Moscato, Pietrogino Pezzano (ai tempi direttore della Asl di Monza) e Vincenzo Alagna, fratellastro di Pezzano e già consigliere comunale del Pdl.
In aula è stato sentito anche Gabriele Pirola, il titolare dell’omonima concessionaria Volkswagen di Monza e Desio il cui nome è entrato nell’inchiesta per i suoi rapporti con Massimo Ponzoni. “Avevo conosciuto Ponzoni quando era solo consigliere comunale – ha raccontato – Nel 2006 mi è stato presentato da un broker della concessionaria perché voleva provare una Audi Q7, un modello appena uscito. Ponzoni ha preso l’auto con un leasing intestato all’immobiliare Mistral. Poi ha preso un’altra Audi A3 per la moglie e un’altra Q7.»
Le auto – ha spiegato Pirola – «Sono state pagate solo dopo l’arrivo dei finanzieri». L’imprenditore sarebbe rimasto quindi in balia dell’ex assessore: «Era un po’ difficile dirgli di no – ha detto – Avevo presentato in Comune una richiesta di modifica di destinazione di un terreno per ampliare la concessionaria ma la richiesta era stata bocciata così ne parlai con Ponzoni, in Regione. Mi disse che mi avrebbe fatto avere un incontro con Antonino Brambilla. E così fu. La variante del Prg ci fu, ma ci venne concessa un’area troppo piccola e non ne abbiamo mai fatto nulla. Avevo anche un esproprio per la Pedemontana: mi fece incontrare con un dirigente, il sindaco e Perri. Ma anche quella situazione non fu sistemata”.