Monza – Il Partito democratico lancia dalla villa Reale di Monza, dove nei mesi scorsi la Lega ha imposto l’apertura di alcune sedi ministeriali distaccate, il suo “patto per la ricostruzione dell’Italia” rivolto alle “forze migliori del Paese” che devono cooperare come hanno sempre fatto in tutti “i momenti alti della storia repubblicana”. Un accordo tra “soggetti della politica e rappresentanze delle imprese e del lavoro, secondo i principi di sussidiarietà istituzionale” che faccia reagire il Paese dopo il “fai da te amorale” previsto dal berlusconismo per le imprese.

Nel patto, presentato durante ‘GrandItalia’, conferenza nazionale del Pd per il lavoro autonomo e la micro e piccola impresa, dal responsabile economico Stefano Fassina affiancato dal segretario Pierluigi Bersani e dal vice segretario Enrico Letta, il partito si impegna su un ventaglio di politiche e di riforme che vanno dalla ristrutturazione della pubblica amministrazione, in particolare la giustizia, alla riforma del welfare, dalla riscrittura dell’assetto fiscale, federalismo incluso, alla promozione di investimenti pubblici e privati, dalle liberalizzazioni a politiche per le energie rinnovabili.

Uno dei punti di partenza per il Pd è il “Manifesto per l’Italia” sottoscritto da tutte le associazioni di categoria delle imprese il 30 settembre scorso. Ma il partito si rivolge al mondo produttivo anche con la richiesta di “sanzionare i comportamenti devianti, in particolare le attività ‘in nero’ e l’offensiva della criminalità organizzata” a fronte di un impegno a misure come la graduale eliminazione dell’Irap, la riduzione dell’Iva sul turismo al 7% e quella delle accise sul gasolio in agricoltura.

Lunedì, 28 novembre, Pier Luigi Bersani interverrà all’assemblea di Confindustria Monza-Brianza, e parteciperà a una tavola Rotonda con il segretario del Pdl, Angelino Alfano.