Parco Valle Lambro mobilitatoL’Agenzia per il Po è a disposizione

Triuggio – Il Parco Valle del Lambro e l’Agenzia interregionale per  il fiume Po sono mobilitate per il Lambro. Duecento le persone, tra tecnici e volontri, messe in campo dal consorzio non appena appresa la notizia dello sversamento di tonnellate di idrocarburi nel fiume, all’altezza del Comune di Villasanta. «Il Parco ha disposto l’invio sul luogo di un nucleo di guardie ecologiche e del coordinatore tecnico del dipartimento di riqualificazione fluviale» si legge in un comunicato. Dalle prime ore di mercoledì, è operativo anche un team di specialisti del Centro tecnico naturalistico del Parco che ha iniziato i sopralluoghi e i campionamenti necessari per monitorare il danno ecologico prodotto dall’evento, sia a valle che a monte del punto di svasamento. E’ emerso subito che in questo momento il corridoio ecologico del Lambro è interrotto, con grave pregiudizio per le specie e gli habitat.
«È stato anche allertato il gruppo di circa 150 volontari, che collaborano con il Parco nel progetto “Lambro Pulito” e mobilitato il gruppo delle Guardie Ecologiche Volontarie, costituito da circa 70 unità» conclude il comunicato.

«Non deve passare la nomea che il Lambro è un fiume morto – ha dichiarato il presidente del Parco Emiliano Ronzoni – Proprio lo stato gravissimo in cui è stato ridotto da mani criminali in un suo tratto, deve vedere tutti uniti in uno sforzo per riportare lo stato delle acque del Lambro alla qualità originaria così come è ricordata da tanti cittadini rivieraschi e non, amanti del fiume. Ho scritto al Presidente Formigoni, al sindaco di Milano, all’amministratore delegato di Expo, Stanca. Nel corso degli stati generali di Expo in un suo intervento applauditissimo l’amministratore delegato di Slow Food Carlin Petrini lanciò un appello: “L’unico vero monumento che Expo può lasciare in eredità a Milano è un fiume Lambro dalle acque pulite”. Allora Formigoni, Moratti e Stanca si impegnarono pubblicamente. Oggi è più che mai il momento di questo impegno. Il risanamento del fiume Lambro deve diventare un impegno prioritario e conclamato da portare a tutti i tavoli strategici e operativi di Expo».

Proprio in questi giorni il Parco ha sottoscritto con la Regione un importante protocollo per una “Nuovo modello di governance del bacino idrico del Fiume Lambro a nord di Monza”, ricevendo competenze sia a carattere idraulico che di riqualificazione fluviale.

Aipo. Da martedì anche l’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) ha messo personale, mezzi e strumentazioni a disposizione del tavolo di coordinamento per la gestione dell’emergenza ambientale. «La sala operativa centrale e gli uffici Aipo di Lombardia ed Emilia Romagna – si legge in una nota – hanno seguito costantemente, anche durante la notte, l’evolversi della situazione e sono pienamente operativi in stretto coordinamento con Prefetture, Protezione civile, Regioni, Arpa e tutti gli altri enti coinvolti. L’Agenzia ha messo da subito a disposizione i mezzi e le strumentazioni presenti nella propria struttura dedicata alla navigazione fluviale. In queste ore Aipo sta collaborando nella ricerca di azioni che possano limitare la discesa a valle, lungo il Po, dell`acqua inquinata proveniente dal Lambro».