Ornago, a nuoto nel lago d’OrtaGibilterra nel mirino di Montesanti

Ornago, a nuoto nel lago d’OrtaGibilterra nel mirino di Montesanti

Ornago – “Quando sei in acqua il tuo corpo è tutto teso ad arrivare alla meta, ma anche il tuo pensiero viaggia nella stessa direzione: nei momenti di sconforto devi reagire non solo con i muscoli, ma soprattutto con il cervello”. È così che Giuseppe Montesanti, geometra trentaquattrenne di Ornago, affronta da quattro anni le gare di fondo di nuoto. L’ultima delle quali disputata sabato scorso: la seconda Travelonga sul lago d’Orta. Tredici chilometri e qualche centinaia di metri che hanno preso quattro ore e cinque minuti della sua vita e gli hanno permesso di arrivare nei primi trenta su oltre sessanta partecipanti. 

“Un percorso che sembrava interminabile già quando l’abbiamo compiuto con il motoscafo al momento del sopralluogo”, spiega Monbtesanti -. “Ma queste prove sono fatte per mettere alla prova la resistenza degli atleti, sia fisica che mentale. Per la traversata mi sono allenato tantissimo: nell’ultimo mese in piscina mi sono sottoposto a cinque chilometri di nuoto al giorno con diversi strappi in velocità per temprare la resistenza allo sforzo e al recupero. In vasca bisogna cercare di riprodurre in qualche modo le condizioni di gara nelle acque di un lago che sono particolarmente pesanti e soprattutto di abituare il corpo alla fatica: lavorando sullo strappo si cerca di prepararlo a percorrere lunghe distanze”. 

Il fisico, infatti, mantiene una riserva di zuccheri fino a un massimo di tre ore di sforzo continuo, dopodiché è necessario intervenire introducendo del nutrimento: “In gara ho preparato delle borracce di acqua e zucchero che l’organizzazione mi consegnava nei punti di ristoro previsti, su boe appositamente predisposte lungo il percorso. È faticoso perché essendo contratti provi anche un senso di vomito quando bevi, ma poi pensi a dove devi andare. Quando sei in fase di arrivo e sott’acqua cominci a vedere la ghiaia provi una sensazione incredibile perché sai di avercela fatta. Questo è il fondo”. 

L’atleta brianzolo, che ha alle spalle anche una carriera di rugbista interrotta per motivi professionali, ha scelto quattro anni fa di dedicarsi completamente al nuoto: in inverno disputa tutte le gare dei master per il Vimercate nuoto, mentre d’estate compie queste ‘escursioni’ in acque libere. La gara di sabato scorso è stata una preparazione della 18 chilometri di Cagliari che Montesanti disputerà a settembre. Tre anni fa aveva attraversato lo stretto di Messina e due anni fa il lago di Garda. Per l’anno prossimo il traguardo sarà lo stretto di Gibilterra.
Sabrina Arosio