Omicidio: da Brugherio a Vanzagoper uccidere la ex fidanzata

Brugherio – Era domiciliato a Brugherio, in via Corridoni di San Damiano, il 30enne ecuadoregno arrestato lunedì sera per aver sgozzato la ex fidanzata, una 25enne connazionale. L’omicidio è stato consumato lunedì a Mantegazza, frazione di Vanzago, meno di mille abitanti nei pressi di Arluno, all’interno di un’abitazione privata in cui la straniera lavorava come badante. Primo pomeriggio di lunedì, lite accesa nell’abitazione di via Buonarroti, poi spunta il coltello che il sudamericano affonda con violenza nella gola della ragazza, mentre i padroni di casa, un anziano e la sorella, si trovano in altre stanze. La donna crolla a terra in una pozza di sangue, ma non muore subito. Ci vuole un po’ di tempo e, quando arrivano i soccorsi, un lieve battito ancora c’è. Ma troppo lieve, destinato a spegnersi qualche minuto dopo, mentre i soccorritori si occupano dell’uomo, anche lui gravemente ferito alla gola, presumibilmente per sua stessa mano.

E’ l’agghiacciante storia chiarita in parte dai carabinieri di Arluno, giunti sul posto grazie a una segnalazione. La telefonata parlava di un ragazzo preda di un malore, riverso a terra, ma quello che i militari hanno trovato è stato un quadro ben più tragico. Il 30enne brugherese è stato individuato imbrattato di sangue, quasi agonizzante, in mezzo alla strada, dopo la fuga. Ai soccorritori avrebbe fatto segno di cercare nell’abitazione vicina, dove i volontari del 118 e i carabinieri hanno scoperto la donna, ormai in fin di vita. L’ipotesi più probabile è che tutto sia nato da una scenata di gelosia e dal folle gesto omicida in seguito al quale l’uomo avrebbe cercato vanamente di togliersi la vita. Attualmente si trova ricoverato presso l’ospedale Niguarda di Milano, piantonato giorno e notte dalla serata di lunedì, quando è scattato l’arresto. La prognosi è ancora riservata, ma pare che ce la farà.

Il 30enne è una figura nota anche a Brugherio per via delle denunce ai carabinieri locali sporte dalla sua ex compagna (precedente alla vittima) con la quale ha avuto anche due figli. Sembra che l’equadoregno mal sopportasse anche l’idea di esser stato lasciato dalla brugherese, residente a poche centinaia di metri e quindi facile bersaglio di ripetute molestie. Sull’assassinio intanto indagano i carabinieri della stazione di Arluno, dipendente dalla compagnia di Legnano, e gli esperti della omicidi del Gruppo di Monza.
Valeria Pinoia