Nova, via l’orto abusivoMa l’eternit è lì ancora

Spariscono le baracche e l'immondizia, rimane l'eternit. L'orto abusivo confinante con Villa Toschi è stato smantellato, dopo un braccio di ferro tra Comune e ortisti iniziato nel 1999. Per rimuovere l'amianto, l'incarico ad una ditta specializzata.
Nova, via l’orto abusivoMa l’eternit è lì ancora

Nova Milanese – Spariscono le baracche e l’immondizia, ma rimane l’eternit. L’orto abusivo confinante con Villa Toschi è stato definitivamente smantellato. L’ultima tranche di asportazione di rifiuti e baracche è avvenuta la scorsa settimana, risolvendo una questione aperta da più di un decennio a Nova Milanese. Da tempo le amministrazioni che hanno governato Nova pensavano alla completa bonifica, necessaria da quando alla fine degli anni 90 la villa è stata acquisita alla comunità dai proprietari privati.

Nel 1999 è quindi cominciata la trattativa con gli ortisti che già a cominciare dagli anni 80 avevano insediato abusivamente le loro coltivazioni. E nei terreni avevano montato baracche, portato animali da compagnia e tutto il necessaire tipico di insediamenti di questo tipo. La scorsa settimana gli ultimi resti delle baracche sono stati asportati su ordine del Comune. E il termine va inteso in senso lato: come riportato dall’assessore Leonardo Paletta, per completare il lavoro intrapreso sono stati necessari diversi autocarri.

Per disfarsi dei quintali di materiale accumulati nell’area negli anni. Adesso che anche l’ultimo coltivatore amatoriale è stato convinto a desistere, nei terreni confinanti con la Villa rimane il problema dell’amianto: come è naturale, le lastre usate negli anni come tettoie e in genere come materiali per edificare le baracche, non possono essere smaltite come normali detriti. Per i resti di fibra-killer sarà necessario seguire la consueta procedura prevista dalla Asl e affidare l’incarico di asportazione e smaltimento a una ditta specializzata. Tutto, naturalmente a spese della comunità.
Pier Mastantuono