Nova, seconde case e negozi:l’Imu sale all’8.6 per mille

L'Imu non potrà essere ai minimi previsti dallo Stato, l'amministrazione Barzaghi ritocca la quota per seconde case, capannoni industriali e negozi. La tassa non sarà al 7.6 per mille, minimo di legge. Ma un punto di più: 8.6 per mille.
Nova, seconde case e negozi:l’Imu sale all’8.6 per mille

Nova Milanese – Nonostante le premesse, l’Imu del Comune di Nova non potrà essere ai minimi previsti dallo Stato. O almeno non lo sarà per tutti: l’amministrazione Barzaghi ha deciso di ritoccare la quota per seconde case, capannoni industriali e negozi per le quali categorie la tassa non sarà al 7.6 per mille, minimo come previsto dalla legge. Ma un punto percentuale di più. Assestandosi quindi all’8.6 per mille. I motivi di questa scelta al rialzo, rispetto al minimo previsto dalla normativa nazionale? Sicuramente ed essenzialmente correlato all’ulteriore taglio dei trasferimenti dei fondi da Roma verso il Comune di Nova Milanese.

E solo qualche giorno fa, il sindaco Laura Barzaghi aveva parlato di una facendo riferimento agli ulteriori mancati trasferimenti che quest’anno saranno di poco inferiori al milione di euro. Non è ancora dato di sapere con precisione quanto sarà l’introito per l’Imu, visto che i dettagli della tassa rimangono da precisare. Fatto sta che, in base ai primi conteggi fatti dal settore bilancio presieduto dall’assessore Francesco Ratti, rispetto alla vecchia Ici, con l’Imu Nova Milanese arriverà ad incassare mediamente 180mila euro in meno.

Fatta questa considerazione e preso atto dell’ulteriore minore incasso per le entrate correnti per questo 2012, la giunta Barzaghi ha deciso di ritoccare in parte la tassa sulla casa. E quindi, il dovuto per l’abitazione principale rimarrà effettivamente attestato sul minimo nazionale dello 0.4 per mille. Tenendo l’8.6 per tutto il resto. Unica eccezione, per venire incontro alle esigenze dei genitori che danno in comodato d’uso le abitazioni ai propri figli: anche a Nova Milanese si applicheranno tariffe agevolate. Appartamenti in comodato d’uso gratuito pagheranno l’Imu al 5.6 per mille, una via di mezzo tra lo 0.4 della prima casa e l’8.6 quota massima della seconda casa.

Questa attenzione è stata garantita proprio per andare incontro alle esigenze dei nuclei familiari della città, che magari riescono con mille sacrifici a riservare in uso una seconda abitazione ai figli. Il calcolo su questa categoria contributiva sarà fatto direttamente dal Comune e gli abitatori di seconda casa intestata ai genitori riceveranno direttamente dal municipio l’invito a pagare, già tenente conto dell’agevolazione.
Pier Mastantuono